Le speranze di lavoratori e sindacati sono andate ancora una volta deluse. Oggi, 23 marzo, all’incontro regionale di crisi al palazzo Grandi Stazioni a Venezia per un confronto con i vertici di Safilo l’azienda ha ribadito la non strategicità dello stabilimento di Longarone. La proprietà cerca anche soluzioni alternative alla chiusura, come la vendita, ma la preoccupazione resta forte. La Regione del Veneto è tornata a chiedere maggiori dettagli rispetto alle ragioni finanziarie e produttive in base alle quali Safilo lo scorso gennaio ha espresso la volontà di dismissione dello stabilimento bellunese. «Il sito di Longarone ha registrato un +12% nel fatturato del 2022: cosa c’è dietro la decisione di dismettere la fabbrica? Oggi succede a noi, domani a chi toccherà?», hanno detto più di una volta le parti sociali.
«È necessario un ulteriore approfondimento limitatamente al sito di Longarone che, ad oggi, occupa 468 lavoratori – sottolinea l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan -. Abbiamo ribadito la necessità che per quanto riguarda Longarone l’azienda porti elementi di dettaglio. Il metodo di lavoro della Regione non cambia. L’attività sarà serrata con le parti sindacali per non lasciare nulla di intentato rispetto al nostro obiettivo che resta la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro del sito di Longarone».
Al tavolo regionale, insieme a Donazzan e all’Unità di Crisi aziendali della Regione del Veneto, c’erano i rappresentanti dell’azienda con Confindustria Belluno, le categorie sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e tutta la rappresentanza dei lavoratori dello stabilimento di Longarone. È stato preso atto che l’azienda e i sindacati hanno proceduto secondo concordato nell’ultimo tavolo con specifici incontri per singoli stabilimenti di produzione di Santa Maria di Sala e Padova. Per tali siti è stato confermato l’obiettivo da parte dell’azienda di mantenere aperti i siti e di investire nel loro sviluppo. Per Longarone non è così.
Cosa accadrà? Se ne riparlerà a breve: le parti hanno concordato che il prossimo incontro del tavolo di crisi sarà fissato dopo la Santa Pasqua a Longarone.
M.R.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/