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mercoledì 8 Maggio 2024,

Direttiva europea “case green”, Confedilizia: «Patrimoniale mascherata, con impatto sui costi»

L'associazione si appella al Governo affinché «respinga al mittente la proposta legislativa»

«Nel bellunese, dove molti edifici si trovano in aree soggette a vincoli di vario genere, l’applicazione della direttiva europea “case green” avrebbe un impatto notevole e un costo che potrebbe anche arrivare ad oltre 40.000 euro per unità immobiliare». A esprimere la sua preoccupazione è del comitato di presidenza dell’associazione della proprietà edilizia di Belluno – Confedilizia – che nella riunione odierna ha esaminato con preoccupazione le conseguenze che si verrebbero a verificare, anche nel patrimonio immobiliare bellunese, con l’improvvisa accelerazione dei lavori sulla proposta, appunto, “case green”.

«Siamo fortemente preoccupati per le notizie che giungono da Bruxelles sulla proposta di direttiva Epbd (Energy performance of building directive). Il 12 ottobre, a quanto si apprende, sarebbe stato convocato un ulteriore trilogo tra Parlamento, Commissione e Consiglio – oltre a quello in programma il 6 ottobre – per cercare di chiudere la partita, il cui processo è stato finora non privo di ostacoli», faferma il presidente della Confedilizia bellunese e vice nazionale, Michele Vigne, commentando le indiscrezioni rese note sullo stato della trattativa. Confedilizia aveva sollevato il problema ancora nel 2021 auspicando un forte intervento parlamentare di contrasto. «L’obiettivo, secondo Bruxelles sarebbe quello di andare avanti “open-ended” cioè con una trattativa ad oltranza. L’improvvisa accelerazione dei lavori del trilogo e la fissazione di una riunione open ended, e cioè senza limiti di orario, è finalizzata alla conclusione dell’esame del testo e non fa presagire nulla di buono».

«In Germania, ben tre ministri hanno pubblicamente definito irricevibile questo provvedimento», continua. «Il ministro delle finanze tedesco ha addirittura detto in una intervista che ritiene che la proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici sia “enormemente pericolosa” e che potrebbe mettere in pericolo “la pace sociale” aggiungendo che “le persone potrebbero avere l’impressione che la politica renda loro più difficile vivere nelle proprie case. Ci appelliamo ancora una volta al nostro Governo e ai rappresentanti politici, affinché – in coerenza con gli impegni assunti in Parlamento – respinga al mittente un’iniziativa legislativa che per l’Italia sarebbe devastante e che, per il solo effetto annuncio, ha già iniziato a deprimere il mercato immobiliare. Non c’è più tempo, occorre fermare questa patrimoniale mascherata che si aggiungerebbe a quella che paghiamo già».

 

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