L’Unione Montana Agordina ha inviato formalmente alla Provincia di Belluno un ordine del giorno relativo alla situazione della Dolomitibus. Il documento è stato discusso il 13 ottobre e sottoscritto da tutti i 16 sindaci della vallata, che conta circa 19 mila abitanti distribuiti su un territorio molto esteso, caratterizzato da numerosi abitati sparsi, distanti fra loro e periferici rispetto ai centri di servizi.
Questa situazione demografica e geografica viene evidenziata all’inizio del documento, che in sostanza chiede alla Provincia di Belluno, in quanto ente di governo e socio minoritario di Dolomitibus, di verificare se l’azienda stia adottando ogni misura utile per incrementare l’offerta dei servizi, in linea con gli standard dei servizi minimi regionali e con i rispettivi programmi di esercizio. Inoltre si chiede alla Provincia di verificare se chi di dovere abbia agito correttamente per tutelare l’immagine dell’azienda e garantire condizioni di lavoro e stipendi congrui e dignitosi agli autisti, oltre al rispetto delle corse previste dal piano provinciale trasporti. In conclusione il documento chiede alla Provincia di assumere tutte le iniziative che il contratto prevede per garantire la regolarità del servizio che fa capo a Dolomitibus.
In premessa, l’Unione Montana Agordina sottolinea che in un contesto geografico articolato com’è quello dell’Agordino un sistema di trasporto pubblico efficiente e capillare è fondamentale per garantire un servizio essenziale ai cittadini, in particolare agli studenti e ai lavoratori, sui tragitti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro dalle frazioni verso Agordo e dall’Agordino verso Belluno e la Valbelluna, anche nell’ottica della sostenibilità ambientale.
L’Ordine del Giorno sottolinea che dall’introduzione dell’orario invernale, il 13 settembre scorso, Dolomitibus ha cancellato diverse corse in programma, mediamente un centinaio al giorno, tra servizio extraurbano e urbano, per effetto della carenza di autisti e di personale, causando notevoli disservizi agli utenti, in particolare alle famiglie degli studenti. L’Unione Montana evidenzia che durante l’estate non era emerso nulla circa le problematiche che riguardano la carenza di autisti e la possibile e conseguente riduzione delle corse con l’apertura delle scuole, eppure in questa situazione sono anche stati aumentati i costi degli abbonamenti nonostante il piano Investi Scuola.
Per di più, l’Unione Montana Agordina rileva di non essere a conoscenza di iniziative e azioni intraprese dai dirigenti e dai vertici della Dolomitibus per arginare la continua soppressione di corsa, che hanno e stanno pesantemente penalizzando gli utenti sia studenti che lavoratori. E tutto questo porta a esprimere «una forte preoccupazione per il depotenziamento del trasporto pubblico e per il rischio concreto del venir meno di un servizio essenziale».
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