È stato distribuito ai soci «Col Maór» il notiziario del vivace Gruppo Alpini Gen. Zaglio di Salce, Belluno. La copertina è tutta per il nuovo capogruppo Stefano Brancher, eletto dall’assemblea annuale. «Col Maór» esce ogni tre mesi, l’ultima edizione porta la data di dicembre 2023, è il numero 4 dell’annata 60.
E il numero tondo porta una novità, annunciata proprio in copertina: per il sessantesimo della sezione e del periodico, «Col Maór» cambia veste grafica ed è il primo passo dei festeggiamenti. «L’importanza storica del Col Maór non può essere sottovalutata» scrivono gli Alpini «fin dalla sua creazione è stato un punto d’incontro e un luogo di riflessione per i membri del Gruppo Alpini. Ora, in vista del 60° anniversario, il Col Maór si appresta a sottolineare il legame indelebile tra la nostra comunità e la ricca storia alpina». Il restyling e le migliorie «sono più di un semplice restauro. Sono un omaggio alla dedizione e all’impegno dei nostri alpini nel corso degli anni». Il Consiglio direttivo del gruppo «ha in serbo una serie di eventi che coinvolgeranno tutti i membri e la Comunità locale».
Alle pagine 4 e 5 la relazione morale presentata all’assemblea da Stefano Brancher, poi eletto capogruppo (era il vice). Pagina 6 è dedicata al 75° anniversario del Gruppo di Reana e al 45° anniversario del gemellaggio. Paolo Tormen porta avanti la sua rubrica Par modo de dir… («La pita la fa l’ovo e al gal ghe brusa al cul»). A ruota libera di Daniele Luciani conduce il lettore in Grecia e in Egitto. Poi la cronaca, che vede protagonisti gli alpini di Salce a fare da guida a un gruppo di simpatici turisti maltesi in giro sulle Dolomiti. Maurizio Bortot racconta la gita sociale al Castello del Buonconsiglio, I Calendari degli Alpini è a cura di Roberto Casagrande, in ultima di copertina Roberto De Nart propone «Cronache della I Guerra mondiale: le violazioni austro-ungariche nei territori invasi».
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