In attesa della chiusura delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, prevista per sabato 10 febbraio, si è tenuta nei giorni scorsi al Liceo Lollino di Belluno la «Settimana dell’educazione civica», che da lunedì 29 gennaio a sabato 3 febbraio ha visto coinvolte le cinque classi in lezioni diverse dal solito, con incontri e confronti con il mondo della cultura, del volontariato e della politica, dalle realtà locali a quelle e europee e mondiali, per affrontare i temi dei diritti e della legalità.

La classe prima ha lavorato sui temi dell’accoglienza con l’Odar – Opera Diocesana Assistenza Religiosa, che ha presentato la propria attività e in particolare il percorso formativo «Stile Libero», dedicato a tutti i giovani delle scuole superiori che vogliano entrare a far parte dell’Associazione Amici dei Disabili e dei Minori. Non sono mancate le testimonianze dei volontari e laboratori che hanno guidato i ragazzi alla riflessione su cosa significhi accoglienza degli ospiti, in gran parte persone con disabilità e bambini.

La classe seconda ha invece affrontato i temi missionari con la guida di Josè Soccal segretario del Centro missionario e della volontaria Serena, dopo gli incontri con don Augusto Antoniol direttore del Centro missionario e con don Giuseppe Pedandola già missionario in Ecuador. Con la Caritas di Belluno Feltre sono stati affrontati i temi della carità, dei migranti, della pace; questioni che saranno approfondite con la partecipazione al concorso nazionale «Spazziamo la violenza. Giovani, in dialogo per risolvere i conflitti» bandito dal Miur e dalla Caritas Italiana.

I diritti umani sono stati invece al centro degli studi della classe terza, sotto la guida del direttore di Insieme Si Può Daniele Giaffredo e da Federica De Carli. I ragazzi hanno curato e realizzato la Campagna di San Valentino di Insieme Si Può, che quest’anno sosterrà il progetto Zafferano avviato dall’associazione ad Herat nel 2017 a sostegno delle donne afghane.

Tutele Unesco per le Dolomiti e per il Vajont sotto la lente della classe quarta: è stata Irma Visalli, consulente della Rete del Patrimonio paesaggistico e delle aree protette della Fondazione Dolomiti Unesco e vice presidente dell’Associazione culturale Tina Merlin, ad approfondire con i ragazzi il valore del progetto Unesco per il territorio bellunese. Non solo Dolomiti Patrimonio Mondiale, quindi, ma anche la scoperta – insieme all’Associazione culturale Tina Merlin, alla Fondazione Vajont e all’Archivio di Stato di Belluno – dell’Archivio processuale del disastro del Vajont, iscritto da maggio 2023 nel Registro internazionale Memory of the world dell’Unesco.

Infine, la classe quinta si è concentrata sui temi della legalità, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Belluno, l’Osservatorio sulla Legalità della Regione Veneto e l’Associazione Belluno-Donna.

Approfondimenti sui principi costituzionali sono stati offerti dall’avvocata Giulia Doglioni, mentre l’avvocato Innocenzo Megali ha illustrato l’Unione Europea dalla nascita alle sue più recenti evoluzioni e alle competenze, con l’analisi dei rapporti tra Ue e Stati membri e il ruolo delle diverse istituzioni, con particolare riferimento al Parlamento Europeo e alle prossime elezioni; lezioni che si sono poi trasformate anche in un podcast realizzato dagli stessi studenti e propedeutiche al dialogo in remoto direttamente da Bruxelles con l’europarlamentare Herbert Dorfmann.

Spazio anche all’attività di Belluno Donna, con l’intervento per l’associazione di Fiorella Bristot, e all’educazione legalità economica, con un focus sulla situazione della presenza mafiosa in Veneto e l’attività svolta dalle istituzioni pubbliche curato da Pierluigi Granata, già colonnello della Guardia di Finanza e componente dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, e dalla consigliera Silvia Cestaro.