Miglioramento delle condizioni di sicurezza e di viabilità degli itinerari che fungono da collegamento dell’area di valle con malghe o rifugi presenti in quota. È questa la finalità del progetto, ora esecutivo, dopo la firma della convenzione avvenuta nei giorni scorsi tra il presidente del Comitato di gestione del Fondo Comuni Confinanti, Dario Bond, e Veneto Strade, che interesserà principalmente due aree della provincia di Belluno: quella ricompresa nei confini del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e il Cadore.
«L’iniziativa – sottolinea il presidente Bond – vuole dare un segnale importante, ovvero rimarcare con fatti concreti la centralità del tema della sicurezza e dell’accessibilità delle strade di ingresso alle aree alpine e prealpine. E questo tanto a beneficio di coloro che lavorano in quota (pensiamo ad esempio agli agricoltori di montagna, a coloro che vivono in malga o ai rifugisti), quanto a vantaggio di coloro che usufruiscono delle nostre splendide montagne da turisti alpini o da semplici visitatori. Il ripetersi nel corso degli ultimi anni di frequenti fenomeni meteorologici estremi ha determinato il progressivo danneggiamento di questa viabilità, che ora necessita di una manutenzione straordinaria.
Nel territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi gli interventi riguarderanno le seguenti vie di accesso:
- Strada Croce d’Aune – Rifugio Cai «Dal Piaz»;
- Strada Val Canzoi – Erera;
- Strada Val Cordevole – Rifugio Cai «Bianchet».
Nel territorio del Cadore le strade interessate dal progetto sono invece:
- Strada Rifugio «Baion»;
- Collegamento fra le loc. Gera e loc. Sopalù, fra i Comuni di San Nicolò e Comelico superiore (2° stralcio);
- Strada Cianzopè – Rifugio 5 Torri (sistemazione del primo tratto sino alla stazione intermedia del nuovo impianto);
-Strada ponte di Serdes – Senes (sistemazione stralcio funzionale).
L’intervento comune a tutti i tratti stradali si concentrerà per lo più nella sistemazione del fondo stradale, nella realizzazione di canalette in legno per lo sgrondo delle acque meteoriche, nel posizionamento di staccionate, nella formazione di guadi, nel rifacimento e ripristino di muri a secco e nella posa di sistemi di protezione della sede stradale dallo scarico di pietrame dai versanti.
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