Nell’ambito dell’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale nel settore turistico-immobiliare, la Tenenza di Auronzo di Cadore ha scoperto oltre 130 persone coinvolte in un’operazione legata all’imposta municipale sugli immobili (IMU). Questi soggetti hanno sottratto a tassazione, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023, una base imponibile di 120 milioni di euro, oltre a una base imponibile di circa 550 mila euro ai fini dell’imposta di registro e dell’imposta sostitutiva. Nel dettaglio, si tratta di 130 persone fisiche che avevano fittiziamente dichiarato la propria residenza nei comuni della circoscrizione di Auronzo di Cadore, approfittando indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della prima casa. Inoltre, circa 20 aziende, alcune operanti nei settori chiave dell’economia locale come quello turistico-alberghiero e dell’occhialeria, hanno omesso il versamento dell’IMU dovuta.
Gli accertamenti, che rientrano in un’ampia azione di tutela messa in campo dalla Guardia di Finanza a favore delle entrate pubbliche, sono stati condotti grazie a un meticoloso lavoro di monitoraggio del territorio e all’uso mirato delle banche dati in dotazione alle fiamme gialle. Un elemento cruciale per le indagini è stato l’analisi delle utenze degli immobili coinvolti, che evidenziavano consumi energetici, idrici e di gas particolarmente bassi e stagionalizzati, incompatibili con l’uso di tali abitazioni come residenza principale. Per ciascun soggetto coinvolto è stato avviato il recupero dell’IMU non versata, per un totale di circa 800.000 euro.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/
1 commento
Gianni
Questa operazioni di incrocio dei dati andrebbe fatta in tutti i paesi della Provincia e non solo per la finta residenza ma amche per gli affitti brevi e/o stagionalio non dichiaranti nel 730.