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domenica 8 Giugno 2025,

La Confraternita del Formaggio Piave Dop ha festeggiato i primi 15 anni di attività

Tante le autorità che hanno voluto, con la loro presenza, celebrare l’anniversario

Sono passati in fretta questi 15 anni; anni che hanno visto la Confraternita crescere nel numero di soci (adesso sfiorano quota 70) ma, anche e soprattutto, nella sua attività. Quella istituzionale – «diffondere e valorizzare la cultura del formaggio Piave (..) promuoverne la conoscenza e le relative lavorazioni (…) rendere noto ad un pubblico il più ampio possibile il valore nutritivo e le proprietà che lo caratterizzano» come si legge nello statuto – in prima battuta; ma anche quella che fa di momenti culturali altrettanti occasioni di crescita. Insomma: un anniversario fa celebrare in pompa magna. Lo hanno certamente pensato anche i confratelli delle diciotto realtà che hanno voluto essere presenti a Feltre per vivere assieme questa festa e, anche, per rinsaldare i legami tra le realtà impegnate a sostenere i valori dell’enogastronomia tradizionale. A Feltre c’erano le Confraternite del Raboso, dei 12 Apostoli, dei Bigoi al Torcio, l’Academio dai Cjarsons, la Confraternita dei Nostalgici del Tabar di Sant’Antonio abate, della Pasta Fresca, il Circolo Enologico Colli Berici, al Confraternita Dogale della Marca, della Corniola, la Congrega Radici e Fasioi, l’Accademia del Caffè’ Prospero Alpini Marosticense, la Confraternita Ossi de Porco e Champagne, lo Snodar, la Confraternita della Polenta di Vigasio, quella Dla Tripa ‘D Moncale’, della Soppressa di Bassano del Grappa, la Caminatha e il Bailliage Veneto Palladio della Chaine Des Rotisseurs.

«Quindici anni fa – ha ricordato Fabio Bona, presidente della Confraternita del Formaggio Piave – giusto all’indomani dell’assegnazione da parte dell’Unione Europea della Denominazione di Origine Protetta (Dop) al formaggio Piave, per opera di un gruppo di persone che ne apprezzavano le qualità, si costituiva la Confraternita che dell’impegno di promuoverne la conoscenza aveva fatto da subito il centro della propria attività». Scambi, incontri, gemellaggi con altre Confraternite e altri Circoli hanno permesso alla Confraternita di sviluppare una fitta rete di collegamenti. «Proprio partendo da questi contatti, da queste intese che è derivato il nostro essere stati tra i più attivi propugnatori della necessità di una legge regionale in tema di l’associazionismo enogastronomico; legge poi promulgata nel 2017».

Tante le autorità che hanno voluto, con la loro presenza, celebrare l’anniversario. C’erano il senatore De Carlo, la consigliera regionale Cestaro, la sindaca di Feltre Fusaro, la vicesindaca di Cesiomaggiore Stach, la consigliera provinciale Vieceli. E, poi, naturalmente, i vertici di Lattebusche e il presidente di Confagricoltura, Donazzolo. In tutti gli indirizzi di saluto è stato posto l’accento sull’importanza di lavorare in modo sinergico per la promozione e la tutela delle produzioni a filiera cort’ che rappresentano, assieme, un patrimonio economico e un indispensabile tassello per la cura e la tutela dell’ambiente naturale. Come da consolidata tradizione, l’appuntamento di Feltre è stato anche l’occasione per ufficializzare l’entrata dei nuovi soci. Accompagnati dai rispettivi padrini che ne hanno presentato il curriculum, i neo soci sono stati accolti con la formula letta dal presidente Bona. «Il cibo è cultura e questo profondo legame va riconosciuto e fatto conoscere in ambiti sempre più larghi. Con la domanda di adesione alla Confraternita del Formaggio Piave Dop dichiari di assumere – sotto l’alto patrocinio di San Lucio – l’impegno di promuovere la conoscenza del formaggio Piave e delle relative lavorazioni; del suo valore nutritivo e delle sue proprietà. E adesso sentiti investito del ruolo di ambasciatore del Formaggio Piave Dop, eccellenza dell’opera di questi uomini e di questa terra. Benvenuto tra noi».

I nuovi confratelli sono Lorena Bona (padrini Flavio Soppelsa – René Bettin), Vittore Monfè (Beniamino Turrin), Giovanni Sogne (Maurizio Sebben). Il presidente Bona ha quindi rinnovato l’investitura di Oscar De Bona (già socio onorario, dal 2014). Un evento particolare, quello dei quindi anni, non poteva non proporre momenti particolari, ovviamente legati al tema formaggio. Si è iniziato con la conferenza di Giancarlo Andretta, esperto di gastronomia (presidente della Chaîne des Rôtisseurs veneta) che ha proposto un tema a dir poco intrigante. Quando il formaggio era veleno: una pagina semi sconosciuta della sua storia. A chiusura della parte ufficiale della giornata c’è stata benedizione impartita dall’arciprete monsignor Angelo Balcon. Quindi trasferimento a Pedavena dove c’è stato il pranzo – il cui filo conduttore è stato, naturalmente, il Piave declinato nelle diverse stagionature – che ha visto impegnati gli studenti dell’Enaip di Feltre. Prima della chiusura, c’è stata la tradizionale chiamata delle Confraternite e dei Circoli ospiti cui la Confraternita del Formaggio Piave Dop ha consegnato una borsa-ricordo con prodotti locali tra i quali, naturalmente, spiccava il Piave Dop.

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