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giovedì 12 Giugno 2025,

Artigianato, musica, intrattenimento: la “Festa dei cortivi” ha animato Cirvoi

La macchina organizzativa si è rimessa in moto lo scorso anno dopo una pausa durata sei anni

La solita perfetta organizzazione di una macchina oliata da tempo e rimessa in moto lo scorso anno dopo una pusa durata sei anni, ha permesso la buona riuscita della XIV edizione della “Festa dei cortivi” di Cirvoi, attivissima frazione del Castionese. Ancora prima dell’apertura delle tante bancarelle, la giornata fra cortivi e stradine del paese era iniziata con la riproposizione di un’iniziativa che già aveva avuto successo lo scorso anno: un’escursione naturalistica nei dintorni del paese, una passeggiata storico-culturale alla scoperta del borgo. Nel frattempo gli espositori arrivati di buon mattino avevano preso posto nelle postazioni loro assegnate allestendo e esponendo le proprie proposte.

Diciannove le postazioni distribuite nei diversi angoli del paese con i tanti “cortivi” diventati altrettanti mercati a cielo aperto. Nella dislocazione delle bancarelle, il comitato organizzatore presieduto da Samuel De Salvador aveva deciso di utilizzare spazi nuovi. Una scelta vincente perché in questo modo gli ospiti di domenica scorsa hanno potuto conoscere scorci magari meno conosciuti. E sia gli espositori sia i visitatori hanno espresso la propria soddisfazione. E come al solito ogni scorcio di Cirvoi è stato in grado di attrarre e soddisfare i gusti più diversi, con la musica, anche dal vivo, a farsi eco da un angolo all’altro. Molte le proposte artigianali: creazioni artistiche su legno e vetro, stampa con tecniche innovative su vestiti, laboratori di riciclo, lavorazione del cuoio, della lana cotta e del legno; esposizioni artistiche diverse, ricami, intrecci di paglia e stoffa, artigianato di bijoux. Perfetta, si diceva, la macchina organizzativa, con ben due grandi parcheggi individuati lungo la strada che da Castion sale a Cirvoi; lasciata qui la macchina, un servizio di navette gratuite portava i visitatori a due passi dal paese. E in paese spazi riservati agli espositori.
Giovanni Santin

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