Nelle scorse settimane le ragazze e i ragazzi del Corriere dei Riccioli, giornale pensato e creato dagli studenti delle scuole medie “Ricci” sono venuti in visita l’Amico del Popolo. E, in ricordo della bella mattinata trascorsa tra domande sul futuro del giornalismo, la spiegazione di come funziona la stampa dei giornali e nuove idee lanciate dai giovani come le recensioni delle merendine che propongono ai loro coetanei, Mimosa Campolo, una piccola giornalista della redazione del Corriere dei Riccioli, ha scritto quest’editoriale.
«Eccoci qui, la redazione del Corriere dei Riccioli trionfa ancora andando a visitare quella dell’Amico del Popolo. Eccitante vero? Appena entrati nell’edificio iniziamo a salire le scale che conducono ad una porta al di là della quale sono contenuti tutti i segreti della redazione dell’Amico del Popolo (nato nel 1909).
Veniamo caldamente accolti da Luigi Guglielmi con un’interessante spiegazione sulla stampa dei giornali quando si usavano i caratteri mobili: una ad una le lettere venivano allineate formando delle parole, che dovevano essere scritte al contrario per poter essere stampate dritte, per poi formare una ad una le righe: un lavoraccio che impiegava moltissime ore per stampare un singolo giornale che infatti era composto da un solo foglio.
Oggi per fortuna ci siamo evoluti e ci bastano solo dei rulli e dell’inchiostro per far funzionare tutto: si usa una lastra di metallo fotosensibile su cui viene posizionata la pellicola su cui sono stampati gli articoli e le foto impaginati per bene. Tutto questo viene poi trasferito in una macchina che proietta un fascio di luce: le parti della pellicola dove ci sono le lettere e le foto proteggono il metallo dalla luce, quindi la stampa risulta in negativo.
Una volta fatta questa stampa, la lastra di metallo va nella rotativa che deposita inchiostro diluito con acqua: in questo modo esso si attacca alle lettere e non al resto della lastra di metallo che è leggermente unta di conseguenza l’inchiostro vi scivola via. Infine su questa lastra di metallo viene posizionato un foglio di carta dove viene stampato l’inchiostro. A questo punto il nostro giornale è pronto!
Nel frattempo ci raggiunge il direttore Alberto Laggia, che è molto curioso di conoscere quali articoli stiamo preparando noi, giornalisti dilettanti. La tematica che lo ha colpito di più è stata quella sulle merendine, in particolare sull’indice di “schiacciabilità” (credo che dovremmo brevettarlo).
Anche questa volta Il Corriere dei Riccioli ha fatto centro!».
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