«Una scelta non condivisibile fuori da ogni logica se non quella del mero calcolo politico. Senza giri di parole: è inaccettabile che 43 milioni di euro destinati al fondo per le vittime di usura ed estorsione mafiosa vengano dirottati e reinvestiti, dal decreto legge Sport e specificatamente all’articolo 16, sull’organizzazione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026». Libera, tra le associazioni promotrici della campagna Open Olympics 2026, nata per rivendicare trasparenza sull’evento, in nota esprime la netta contrarietà sulla decisione del Governo di trasferire 43 milioni destinati al fondo per le vittime di usura ed estorsione mafiosa con una norma all’interno del Decreto Sport.
«Se è vero», precisa Libera, «che lo spostamento di quei fondi è previsto dalla legge, la strada da percorrere è quella di destinare i soldi avanzati a finalità coerenti con il fondo stesso. Se oggi sempre meno si denuncia non significa che usura ed estorsione sono scomparse, anzi sono fenomeni sempre più pervasivi con caratteristiche preoccupanti. Siamo davanti a questioni che non possono essere affrontate soltanto sul piano della repressione penale, ma che richiedono una pluralità di interventi sul piano sociale, culturale ed economico, con attenzione alle specificità dei contesti locali. Investire su una grande campagna di sensibilizzazione, che mira a stimolare l’adozione di buone pratiche, lontane dalla sottovalutazione, per aiutare gli imprenditori e cittadini a non sentirsi soli e isolati dinanzi a questi fenomeni, conoscere gli strumenti a loro disposizione e giungere quindi a segnalazioni o denunce consapevoli». Ecco, prosegue Libera, che invece «un fondo nato per offrire protezione e dignità a imprenditori e cittadini che si ribellano al racket e all’usura finisce così a pagare i servizi di ordine pubblico di un grande evento sportivo. E le mafie sentitamente ringraziano».
«Le risorse per la sicurezza delle Olimpiadi», osserva Libera, «dovevano essere previste con chiarezza e trasparenza nel bilancio dello Stato, fin dall’inizio dell’avventura olimpica. A riguardo, però, il fatto che la Fondazione Milano Cortina 2026, organo chiamato a organizzare l’evento in tutti i suoi aspetti, abbia natura privatistica ci impedisce di conoscere il dettaglio di come si stia spendendo e organizzando. Resta evidente come sia difficile ottenere dati, ma è possibile dirottare facilmente risorse pubbliche senza offrire troppe giustificazioni».
Del resto, Libera ieri ha pubblicato i “Giochi insostenibili”, la nuova inchiesta di Lavialibera, periodico di Libera e Gruppo Abele dove viene evidenziato che un evento internazionale presentato come “a costo zero” per economia e ambiente di fatto presenta una realtà diversa. Cresce l’allarme per gli impatti ambientali, economici e democratici di un evento che, nato sotto il segno della sostenibilità, rischia di lasciare un’eredità fatta di debiti, consumo di suolo, speculazioni e trasparenza mancata. Alcuni numeri parlano chiaro: dai 1,36 miliardi previsti inizialmente si è passati a un budget complessivo di quasi 6 miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi in infrastrutture, molte delle quali scollegate dalle esigenze sportive. Sono 108 i milioni di euro di deficit patrimoniale accumulato dalla Fondazione Milano-Cortina al 31 dicembre 2023. Forse gli organizzatori lo hanno dimenticato, ma nelle 127 pagine del dossier di candidatura la parola «sostenibilità» compariva ben 96 volte. Oggi invece scorrendo la lista dei 45 sponsor e partner ufficiali si trovano i colossi dell’industria fossile e bellica.
(Sir)
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8 commenti
Daniele
Se….. Se… Se… Però certezze nessuna… Articolo inutile come del resto il contenuto
Christian
Il report completo è disponibile sul sito di Libera, vattelo a leggere. Contiene dati certi ed inconfutabili.
Maurizio
Articolo per nulla inutile. Grazie al giornale che lo ha pubblicato. Non è essere contro le olimpiadi, ma far capire come ci si è discostati dalla retta via.
Tomaso Pettazzi
Se Libera ha in mano prove inconfutabili, dovrebbe rivolgersi alla Magistratura. E’ così semplice…
Christian
Lo farà, stai sicuro. Poi magari succederà come a quei poveri cristi di San Vito che dopo 7 anni pur avendo visto confermati i loro allarmi hanno dovuto subire la beffa oltre che il danno.
Dopo la scomparsa di trasporti e sanità pubblica, l’inarrestabile spopolamento, un territorio sempre più fragile, la testarda promozione di un turismo famelico ed arrogante, ora un evento sportivo usato dalla politica per fini di consenso. Mi chiedo cos’altro
Giovanni
Può darsi che li voleva qualche associazione che vice con questi fondi ? Senza produrre altro che fumus?
Arnaldo
Conosco l’associazione Libera direttamente nel suo fondatore e, vi assicuro, ha sempre parlato in modo schietto ed a ragion veduta. Quanto dice è provato. D’altronde con il governo statale e regionale, che ha il potere per colpa di chi si offende ma non è andato a votare, questi accaduti sono la normalità. L’importante è incassare voti e visibilità!!!!
Luigi Franco Piacentini
Un plauso a Libera !!! Quando interviene lo fa con cognizione di causa e su riscontri oggettivi.