Per la cooperativa Società Nuova, l’inclusione è un processo che si costruisce ogni giorno, a partire dalle scuole. Anche quest’anno scolastico ha visto le educatrici della cooperativa impegnate in diversi progetti, sviluppati in collaborazione con insegnanti di ogni ordine e grado. Il filo conduttore è stato il confronto con la diversità, intesa non come barriera, ma come occasione di crescita e comprensione reciproca.
Un esempio concreto arriva dalla classe terza C della scuola media di Agordo, coinvolta in un percorso articolato in cinque incontri, dedicati allo sviluppo delle competenze relazionali e all’approfondimento del tema della disabilità. Un’esperienza che ha portato i ragazzi a entrare in contatto con il Centro Diurno AltroSenso, a pochi passi dalla loro scuola, ma per molti fino ad allora sconosciuto.
«Non sapevo cosa ci fosse dentro quell’edificio», racconta Thomas, 12 anni. «Oggi so che è un Centro Diurno, dove Lorenza, Ines, Fausto e tutte le altre persone che ho conosciuto vanno per fare attività utili, che permettono di aumentare le loro autonomie». Il progetto ha permesso ai ragazzi di vivere momenti di riflessione, confronto diretto e collaborazione. Asia, una compagna di classe, ha colto così il senso dell’esperienza: «Avere una disabilità significa non essere capaci in qualcosa, ma riuscire benissimo in qualcos’altro, che a prima vista non si nota».
Tra le esperienze consolidate, prosegue la collaborazione con il convitto di Falcade, dove da anni studenti e persone con disabilità condividono iniziative inclusive e attività comuni. Sempre a Falcade, anche la scuola primaria è stata coinvolta in progetti analoghi.
A Belluno, invece, il Centro Diurno Acquarello ha affiancato il doposcuola Opplà presso le scuole Gabelli. Le educatrici hanno facilitato momenti di lavoro condiviso, culminati in una mostra artistica di opere realizzate a più mani: mosaici nati dalla guida delle persone con disabilità, che hanno trasmesso ai bambini una tecnica affinata nel tempo. Un’esperienza che ha stimolato nei più piccoli la capacità di osservare e riconoscere il valore delle abilità altrui.
Anche le scuole dell’infanzia hanno partecipato attivamente. I Centri Diurni Intreccio, Borgo 77 e Acquarello hanno collaborato rispettivamente con le strutture di Polpet e Dont. Con i bambini più piccoli si è scelto di partire da letture sul tema dell’inclusione, seguite da attività manuali pensate per tradurre i concetti ascoltati in esperienze concrete e condivise.
Tutti questi percorsi si fondano sulla sinergia tra operatori educativi e insegnanti, che propongono ai ragazzi occasioni per conoscere realtà diverse, riflettere sul significato della diversità e sperimentare relazioni nuove. L’obiettivo è far crescere una comunità più aperta, capace di accogliere e valorizzare ogni persona, senza esclusioni.
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