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venerdì 5 Dicembre 2025,

Due giorni di musica, teatro e arrampicata sotto le Cinque Torri

Al centro dell'evento, organizzato dalle associazioni Dolomiti Open e CortinaSenzaConfini, c'è l'inclusività

“Io vedo orizzonti dove tu tracci confini”. La citazione di Frida Khalo sarà il motto di Cortina Open, un evento, organizzato dalle associazioni Dolomiti Open e CortinaSenzaConfini, che animerà il weekend cortinese all’insegna dell’inclusività e del superamento delle barriere fisiche e mentali.

Il programma delle due giornate unisce simbolicamente l’attività alpinistica con parentesi culturali e artistiche, tra musica e spettacoli teatrali. Sabato 12 luglio (ritrovo alle ore 10 al parcheggio Col Gallina sul Passo Falzarego) si salirà al Rifugio Scoiattoli lungo il sentiero CAI 441 o in handbike/bike; la camminata sarà seguita alle ore 16 dai “Racconti e suoni DoloMitici” con il giornalista Rosario Fichera e altri interpreti.

Domenica 13, alle ore 6, si partirà per la scalata delle Cinque Torri, un’arrampicata di 3°/4° grado. In alternativa, dalle 9 alle 13, i partecipanti potranno cimentarsi nell’arrampicata libera delle Cinque Torri, salire al Rifugio Averau o praticare yoga inclusivo con l’insegnante Alice Lazzaro. Alle 11 spazio alla musica con “In botta e risposta” tra le cime, mentre alle 14 andrà in scena lo spettacolo teatrale “S-Legati” all’anfiteatro del Rifugio Scoiattoli. Il weekend si chiuderà nel pomeriggio con la discesa a valle lungo il sentiero CAI 440 e il rientro al Passo Falzarego con navette.

“La sinergia tra le due associazioni, Dolomiti Open, CortinaSenzaConfini e la fondazione Sportfund Ets”, spiega Simone Elmi, presidente di Dolomiti Open, trova terreno comune nell’identificazione del limite fisico come orizzonte mentale, capace di modificare la percezione collettiva verso un’unicità, qual è quella delle Dolomiti, che è forza e non debolezza”. “Il confine è uno stato mentale oltre che fisico”, ribadisce Elena Galli, socia fondatrice di CortinaSenzaConfini, “ed il tema dell’inclusività trova convergenza comune in questo evento, capace di creare un volano mondiale perché la montagna, vista come barriera naturale, diviene invece trampolino per lanciare un messaggio universale: ciò che sembra impossibile viene superato con la forza di volontà”.

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