Venerdì 18 luglio, alle ore 18.00, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi verrà presentato il nuovo volume di Chiara Costa dal titolo Estetica ed emozione. Il rapporto di Enzo Di Martino con le opere d’arte e con gli artisti. L’incontro sarà un’occasione per riflettere sul ruolo della percezione nella fruizione artistica e sul dialogo tra arte antica e contemporanea.
Il libro offre una lettura del pensiero critico di Enzo Di Martino, figura centrale nella storia della critica d’arte italiana. Autore del volume La Storia della Biennale di Venezia, Di Martino è stato attivo come giornalista, curatore di mostre e autore di numerosi cataloghi dedicati ad artisti contemporanei. Nel corso della sua carriera si è distinto anche per alcune rilevanti scoperte documentali, come il ritrovamento dell’atto di battesimo di Giovanni Battista Piranesi. La sua ricerca si è in particolare concentrata sul mondo della grafica d’arte, ambito al quale ha dedicato studi e progetti espositivi, contribuendo alla redazione della “Dichiarazione di Venezia” e fondando il Centro Internazionale della Grafica insieme a Silvano Gosparini e Lilli Olbi.
Durante la presentazione sarà messo in luce anche il legame ideale e culturale che avvicina Di Martino al pittore dolomitico Paolo Barozzi. Proprio al lavoro di Barozzi è dedicata una retrospettiva attualmente allestita nelle sale del Museo Rimoldi, visitabile fino al 5 ottobre.
Chiara Costa, autrice del volume, è critica d’arte e studiosa di estetica e iconografia. Ha scritto saggi su vari aspetti della percezione artistica e sul ruolo delle Biennali nel contesto culturale europeo. Dopo la specializzazione in Storia dell’arte e delle arti minori, ha conseguito un dottorato in Storia e critica dei beni artistici, musicali e dello spettacolo presso l’Università di Padova. Nel corso della sua carriera ha curato numerose esposizioni in Italia e all’estero, tenuto conferenze e ricevuto riconoscimenti, tra cui un premio in Campidoglio come critica d’arte.
«Parlare di Enzo Di Martino – afferma l’autrice – significa confrontarsi con un modo di intendere la critica come esperienza viva, partecipe, capace di intrecciare emozione, storia e linguaggio visivo».
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/
