Ci sono suoni che, per chi sa ascoltarli, diventano strumenti capaci di formare una vera orchestra naturale. Lo assicura Merino Mattiuzzi, guardiano del bosco di Zoppè di Cadore, che nel pomeriggio di domenica 10 agosto racconterà il linguaggio delle piante, dialogando con la musica del pianista Giorgio Sini. L’appuntamento è alle ore 16, in località Fies, nel cuore del bosco.

Merino, classe 1950, vive a stretto contatto con la natura, che considera popolata da veri e propri amici. Lavora il legno, porta una lunga barba, ha occhi vivaci, e non si dispiace se qualcuno dice che ricorda uno gnomo. Sini – pianista, compositore e direttore d’orchestra trevigiano – lo ha conosciuto durante una manifestazione a Longarone Fiere: lì è nata l’idea di questo particolare dialogo musicale.

Il pianista è già noto per le esibizioni in ambienti montani, perché ha sempre cercato il contatto con la natura. Merino ha accolto la proposta, costruendo per l’occasione un palco interamente in legno, con quinte e panche per accogliere il pubblico, e una nicchia dalla quale dialogherà con il musicista.

Lo spettacolo non avrà una scaletta: da un lato lo spartito di Angels on my piano; dall’altro i suoni del bosco, che non hanno partitura, ma solo la loro armonia naturale, dettata dai loro ritmi, dalle stagioni, dal meteo. La performance includerà anche i suoni del lavoro nel bosco: il colpo dell’ascia, per esempio.

Per raggiungere il luogo del concerto, da Zoppè di Cadore si seguono le indicazioni per il Rifugio Talamini e si prosegue fino all’eliporto, vicino a Malga Livan. È consigliato parcheggiare in zona: da lì partirà un servizio navetta gratuito. Chi preferisce, può proseguire a piedi; il percorso è lungo meno di due chilometri.