Dopo sette anni di chiusura e un restauro che ha cercato di coniugare il rispetto per la tradizione con elementi di design contemporaneo, il Gran Caffè Tiziano ha riaperto al pubblico. Storico punto di ritrovo dal 1821, il locale torna a essere uno spazio centrale per la vita sociale e culturale di Pieve di Cadore.

Il recupero ha comportato la gestione di vincoli e complessità tipiche di un ambiente storico. All’interno, il cosiddetto “Paveon” conserva ancora gli archi gotici, la colonna centrale in marmo e i soffitti in legno. L’obiettivo è stato restituire dignità a questo patrimonio, mantenendo il legame con la sua storia e restituendolo alla comunità come luogo di incontro.

L’iniziativa è stata promossa da Christian Zandonella e Francesco De Polo, con il sostegno di una cordata di imprenditori locali. Il progetto, sviluppato in diversi mesi di lavoro, ha coinvolto artigiani, designer, storici e professionisti del territorio. Il concept, firmato dal designer Massimo Giacon, ha puntato su arredi su misura, materiali pregiati e finiture artigianali, integrando soluzioni funzionali per ospitare eventi e momenti di socialità.

La riapertura è avvenuta senza comunicazioni ufficiali, lasciando che fosse il passaparola a riportare movimento nella piazza principale. Attualmente il Gran Caffè Tiziano è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 24, offrendo colazioni, brunch, light lunch, aperitivi e cene, sotto la direzione di Fabio Tabacchi. Nei prossimi mesi sono previsti l’avvio della cucina a pieno regime e un calendario di iniziative culturali e musicali.

«Il Gran Caffè Tiziano è molto più di un bar. È un progetto culturale e identitario che restituisce vita a un pezzo di storia del Cadore» afferma Francesca Da Vià, presidente della società Il Tiziano s.r.l. «L’obiettivo era renderlo un punto di riferimento per la comunità e per chi visita il territorio, uno spazio di incontro, eventi e valorizzazione delle eccellenze locali, in un contesto architettonico che intreccia passato e presente».