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venerdì 5 Dicembre 2025,

Turismo in crescita nel Bellunese: protagonisti anche gli artigiani

«Le Olimpiadi saranno una grande vetrina, che dobbiamo essere pronti a cogliere a beneficio futuro», osserva Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Imprese Belluno.

Il turismo nella provincia di Belluno continua a crescere, con un aumento costante di visitatori, soprattutto stranieri, attratti dalle Dolomiti ma anche dal patrimonio storico, artistico e dalle produzioni artigianali locali.

«Le Olimpiadi saranno una grande vetrina, che dobbiamo – istituzioni, imprese e comunità – essere pronti a cogliere a beneficio futuro», osserva Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Imprese Belluno, sottolineando il ruolo degli artigiani nella valorizzazione del territorio e nella diversificazione dell’offerta turistica.

I dati confermano la buona salute del settore. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, nel 2024 la regione ha registrato il 15,6% degli arrivi e il 15,8% delle presenze turistiche in Italia, pari a 21,8 milioni di arrivi e 73,5 milioni di presenze. La componente internazionale è determinante: il 71,6% degli arrivi e il 73,2% delle presenze, per una spesa complessiva di 7 miliardi di euro, pari al 3,6% del Pil regionale.

In provincia di Belluno, l’estate 2024 ha fatto registrare 696.387 arrivi, in crescita del 32,9% rispetto al 2021 e del 5,4% sul 2023. Le presenze hanno superato quota 2,2 milioni, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente. Nelle Dolomiti, nello stesso periodo, si sono contati 597.404 arrivi e quasi 1,95 milioni di presenze, anch’essi in aumento.

Il turismo alimenta direttamente anche il comparto artigiano. In Veneto, a fine 2024, erano attive 18.572 imprese artigiane legate alla domanda turistica, pari al 15,5% dell’artigianato regionale, per oltre 60 mila addetti. Nel Bellunese le aziende sono 580, con 1.692 occupati, soprattutto nei settori agroalimentare, manifatturiero e dei trasporti.

«La crescente presenza di stranieri, destinata ad aumentare con l’effetto Olimpiadi, è un dato importante – sottolinea Scarzanella –. Gli artigiani rappresentano l’identità del Made in Italy, un fondamentale biglietto da visita per chi viene dall’estero».

Diversi interventi recenti testimoniano il contributo dell’artigianato alla valorizzazione turistica. A Feltre, la riapertura dell’area archeologica di piazza Duomo è stata resa possibile anche dal lavoro di aziende locali. «È stata una grande soddisfazione», commenta Orlando Fent (a sinistra nella foto), titolare della Fent Marmi e presidente dei marmisti bellunesi, spiegando l’uso del Verdello di Asiago per sostituire parte della gradonata, in conformità alle indicazioni della Soprintendenza.

Un altro intervento significativo riguarda il recupero di villa Rudio Sammartini, a Orzes di Belluno, completato nel 2024 con il contributo di più imprese artigiane. «Quando si interviene su edifici storici, si usano procedure e materiali particolari – afferma Fabio Zatta (a destra nella foto), contitolare della Setgar di Arsiè –. La soddisfazione finale è vedere tornare agli antichi fasti un bene del territorio». La villa, oggi aperta per eventi culturali e turistici, ha già ospitato iniziative del Fai e altre manifestazioni.

Il legame tra turismo e artigianato, nel Bellunese, appare quindi sempre più stretto: da un lato, l’afflusso di visitatori alimenta il lavoro delle imprese locali; dall’altro, la cura e il recupero del patrimonio storico e artistico contribuiscono a rafforzare l’attrattiva della provincia.

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