Domenica 21 settembre, alle 18.15, presso il Santuario dei Santi Vittore e Corona, è previsto l’evento di ascolto e meditazione, intitolato Luci d’Oriente, proposto dall’Irmos Ensemble sotto la direzione di Margarita Swarczewskaja.
Il gruppo, formato da voci femminili, è dedicato al repertorio della più antica tradizione cristiana sviluppatasi nelle terre d’Oriente. Si tratta di un canto che affonda le radici nelle lingue e nei contesti liturgici originari: bizantino, greco, ortodosso, ma anche georgiano e serbo. L’ensemble unisce voci cresciute con questi repertori, eseguendo brani che possono essere monodici o polifonici, sempre senza accompagnamento strumentale. Una peculiarità che lo distingue nettamente dalla tradizione occidentale, dove già dal Medioevo la musica vocale si è intrecciata stabilmente con quella strumentale.
Nell’Oriente cristiano, e in particolare nei monasteri ortodossi sorti in Grecia, Ucraina e Russia, il canto è parte essenziale della celebrazione liturgica. Le melodie a voce sola, i bordoni e le trame polifoniche, alternandosi, favoriscono un ascolto contemplativo che richiama la luce emanata dalle icone. È in questa dimensione che, come spiegano gli organizzatori, suono e visione trovano un’armonia capace di restituire a chi ascolta un senso di connessione profonda con il divino.
L’iniziativa rientra nel progetto La via al Santuario, promosso dal Centro Studi Claviere su ideazione di Elena Modena e Orazio Cirri. L’evento gode del patrocinio della Città di Feltre, dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della diocesi di Belluno-Feltre e della Provincia di Treviso. È inserito nel cartellone RetEventi Belluno 2025 e realizzato con la collaborazione dell’Associazione Santi Martiri Vittore e Corona. Gli organizzatori hanno inoltre ringraziato Banca Prealpi SanBiagio e Noi x Noi per il sostegno all’iniziativa.
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