In provincia di Belluno le imprese artigiane usano l’Intelligenza Artificiale più della media nazionale. Nonostante il calo delle aziende artigiane (-16,7% in dieci anni), chi resta investe nell’innovazione per aumentare qualità e creatività, liberandosi delle mansioni ripetitive. L’AI offre nuove opportunità professionali in tutti i settori, ma richiede formazione e collaborazione tra generazioni: i giovani apportano competenze digitali, gli esperti esperienza pratica.
L’idea di “Intelligenza artigiana” unisce tecnologia, creatività e relazioni nel lavoro.
L’azienda bellunese Vant, specializzata nella lavorazione di materie plastiche, e il laboratorio odontotecnico Dentastyle, con sede a Feltre, sono due esempi di come il sapere manuale, frutto di esperienza e precisione, si intreccia con le più recenti tecnologie digitali.
«Ogni innovazione tecnologica lascia sul campo delle vittime. Alcuni mestieri scompaiono, ma al contempo si creano sempre nuove, grandi opportunità. Con l’AI avremmo lavori qualificati, con stipendi adeguati e una qualità-lavoro maggiore», sottolinea Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno. «Si tratta di dotarsi della “cassetta degli attrezzi” da portarsi appresso per entrare nel futuro, cioè tutte quelle competenze necessarie per governare la complessità del mercato, dalla capacità di leadership “aperta”, alla giusta comunicazione in azienda e il saper fare squadra. Senza dimenticare, però, che il lavoro è sì tecnologia, ma soprattutto relazione».
Sul numero 39 dell’Amico del Popolo “di carta” del 2 ottobre, in distribuzione questa settimana (su abbonamento, in edizione digitale e in edicola), puoi leggere la seconda puntata dell’inchiesta sulle (mancate) coincidenze treno-corriera, con le tabelle dei tempi d’attesa realizzate in collaborazione con TreniBelluno.it
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