Oggi, martedì 7 ottobre, davanti all’Istituto Follador di Agordo è in atto una protesta: gli studenti hanno organizzato uno «sciopero pacifico» – come tengono a sottolineare – per contestare la gestione della dirigente scolastica. Alle 7.45, come annunciato nel volantino diffuso nei giorni scorsi, si sono radunati ordinatamente fuori dai cancelli: nessun coro, nessun grido, ma una presenza silenziosa e compatta.
Nel documento circolato tra le classi erano indicati comportamenti chiari per sottolineare il carattere civile dell’iniziativa: rispetto dell’ambiente e delle forze dell’ordine, disposizione ordinata lungo il vialetto, divieto di schiamazzi.
Le ragioni della protesta – spiegano i rappresentanti – riguardano la mancanza di dialogo con la dirigenza, le modifiche degli orari scolastici che non tengono conto dei problemi con il trasporto pubblico, l’inadeguata organizzazione delle gite e il divieto di tenere assemblee. Dopo le dimissioni del Consiglio d’istituto e vari tentativi di confronto che non hanno avuto alcun esito, gli studenti hanno deciso di manifestare. «Non solo per noi, ma per chi studierà qui dopo di noi», si legge nel comunicato diffuso.
Lo sciopero di oggi arriva dopo l’uscita collettiva di ieri: alle 12.45 tutti gli studenti avevano lasciato l’edificio con regolare permesso, senza rientrare nel pomeriggio, contrariamente a quanto richiesto dalla dirigente.
«Vogliamo solo essere ascoltati», affermano i ragazzi, che denunciano un clima ormai distante dallo spirito della scuola: «Non rappresenta più la nostra scuola», concludono.
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