Non è rientrato da un’escursione impegnativa e questa mattina è stato ritrovato senza vita Paolo Foppa, 65 anni, stimato conoscitore delle montagne bellunesi. L’allarme era scattato ieri sera intorno alle 22.30, quando il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato per il mancato rientro dell’uomo, partito in mattinata per un’uscita in solitaria dal Pian de Fontana verso il Pramperet. Foppa, persona di grande esperienza, aveva lasciato scritto il suo percorso: sarebbe passato o dalle Cime dei Bachet o per il Viaz del Tita per ritornare dalla Val Costa dei Nas o dalla Val dei Ros, lasciando la macchina in fondo alla Val del Grisol.
Constatata la presenza del veicolo nel punto indicato, sono subito partite le ricerche, coordinate dal Soccorso alpino di Longarone, con il supporto delle stazioni di Belluno, delle squadre della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri. Durante la notte, una squadra si è spinta fino alla Costa dei Nas, nella speranza che l’escursionista avesse trovato riparo a Casera Cazzetta. Il cellulare risultava libero ma senza risposta. Grazie al lavoro della Guardia di finanza, è stato possibile localizzare l’ultima cella telefonica agganciata, che indicava una zona in quota, a oltre 1.700 metri. Una preziosa indicazione è arrivata anche dalla gestrice del Rifugio Pian de Fontana, che ha riferito di aver incontrato l’uomo verso le 9.30 del mattino. Le aveva confidato l’intenzione di salire alle Cime dei Bachet, seguendo una traccia alpinistica se il passaggio fosse stato praticabile, oppure di proseguire sul Viaz del Tita.
All’alba di oggi, è decollato l’elicottero della Guardia di finanza con a bordo un soccorritore del SAGF e uno del CNSAS, dotato di sistema Imsi Catcher per la localizzazione dei cellulari. Durante il sorvolo, in uno dei canali sul versante meridionale delle Cime dei Bachet, a circa 1.900 metri di quota, è stato avvistato il corpo dell’escursionista, verosimilmente precipitato per un centinaio di metri. I soccorritori sono stati sbarcati in prossimità del punto e hanno atteso l’arrivo dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore per la constatazione del decesso e il recupero della salma, autorizzato dalla magistratura. Il corpo è stato imbarellato e verricellato per venti metri, quindi trasportato al campo base allestito in zona Fiera a Longarone. I tecnici rimasti in quota hanno proseguito la discesa per circa 200 metri all’interno del canale per recuperare lo zaino e gli effetti personali dell’escursionista, finiti più a valle a seguito della caduta.
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