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venerdì 5 Dicembre 2025,

Premio San Martino 2025: riconoscimento a fra Roberto Rizzato e Leonardo D’Incà

La conferenza dei capigruppo consiliari ha deliberato il riconoscimento a fra Roberto Rizzato, cappuccino, per l’esempio di solidarietà nell’accudimento di un giovane disabile; e al giovanissimo Leonardo D’Incà per la serietà con cui affronta allenamenti e competizioni.

Il Premio San Martino 2025 sarà assegnato a due persone, che hanno dato prova di impegno, uno nella solidarietà, l’altro nello sport. La conferenza dei capigruppo consiliari del Comune di Belluno ha deliberato di attribuire il riconoscimento a fra Roberto Rizzato tra gli adulti e al giovanissimo Leonardo D’Incà.

Quest’ultimo (classe 2009) è uno studente del liceo sportivo, che si è distinto nello sci alpino, conquistando successi a livello regionale e nazionale. La serietà con cui affronta gli allenamenti e le competizioni lo rende positivo esempio per i suoi coetanei, oltre che un atleta che contribuisce a far conoscere la nostra città in ambito sportivo.

Invece fra Roberto Rizzato, frate cappuccino originario di Vicenza (classe 1968), ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, seguendo la regola di san Francesco. Dopo un’esperienza come missionario cappuccino in Angola, ha operato in diverse comunità del Veneto, impegnandosi nell’assistenza e nel volontariato. La sua scelta di vita, coerente con il Vangelo “sine glossa” del suo fondatore, ben si adatta alla tradizionale immagine di san Martino, mentre divide il suo mantello con il povero di Amiens.

Roberto giunse a Belluno nel 1984 per frequentare il liceo Lollino, inserito nella comunità formativa dei frati cappuccini di Mussoi. Dopo la maturità classica e due anni di noviziato a Venezia, visse un periodo di servizio in Angola, da frate cappuccino (non è prete). Tornato in Italia, completò gli studi teologici e conseguì la qualifica di operatore sociosanitario, per prestare poi servizio nelle infermerie dei cappuccini.

Nel 2004 ritornò a Belluno, dove fino al 2011 visse la sua vocazione religiosa collaborando con il Comitato d’Intesa, occupandosi del trasporto di persone anziane o con ridotta mobilità. Fu proprio in questo servizio che fra Roberto conobbe un bambino con una grave disabilità, che richiedeva cure e assistenza continue. Ed ecco che, dopo una parentesi di servizio in Friuli, fra Roberto torna a Belluno e dal 2012, con l’autorizzazione dei suoi superiori, aiuta la madre nell’accudimento del giovane ammalato. Alla morte della madre, occorsa nel dicembre 2023, fra Roberto rimane l’unico punto di riferimento per lui.

È curioso che, oltre all’assistenza quotidiana, fra Roberto dedichi la sua manualità e creatività per creare e adattare ausili e strumenti che agevolano la gracile esistenza dell’assistito. Come sottolineano gli amici, che sono alcuni fra i proponenti, piacerebbe che la sua testimonianza sollecitasse altri bellunesi in questa attenzione verso situazioni analoghe, molto spesso nascoste, ma non per questo meno bisognose di solidarietà. Proprio sullo stile dell’antico vescovo di Tours.

L’edizione 2025 del Premio San Martino sarà inserita, come ogni anno, nel programma delle celebrazioni per il patrono della città e della diocesi, martedì 11 novembre.

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