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Da quanto sembra trapelare dal bollettino medico Mirko Bez, il giovane bellunese rimasto coinvolto nel tragico incidente stradale di Asiago non sarebbe in pericolo di vita. I traumi riportati rimarrebbero gravi, ma non gravissimi. Tanto che il ragazzo non sarebbe più in terapia intensiva, anche se rimane in osservazione all’ospedale di Bassano del Grappa, dove è stato portato nella notte tra sabato e domenica. Nella stessa clinica è ricoverato anche l’altro giovane rimasto ferito nell’incidente, Otto Pasini (portato prima all’ospedale di Asiago, poi trasferito a Bassano). E a piangere la scomparsa di Nicola, Riccardo e Pietro è anche lo Ski College Veneto di Falcade, che ha sospeso le attività.
Avrebbe compiuto 66 anni tra qualche settimana Mirko Bridda, originario di Arsié di Ponte nelle Alpi, trovato morto sulla spiaggia di Saint Barth nelle Antille francesi ai Caraibi.
Tragedia anche a Cordellon, nel comune di Borgo Valbelluna, dove ha perso la vita il 75enne Edoardo Val: si è spezzata la corda con cui stava recuperando il cervo abbattuto ed è precipitato lungo un pendio roccioso riportando una serie di politraumi che si sono rivelati fatali.
E un malore improvviso ha stroncato, nel primo pomeriggio di ieri, la vita di Giorgio Buzzo Saler, 75 anni, figura storica e amatissima della comunità di Santo Stefano e dell’intero Comelico.
Ieri una marea rosa ha invaso il centro di Belluno: un’edizione da incorniciare quella della Belluno School Run 2025. Vendute 2.600 magliette.
Queste e altre notizie nella rassegna stampa curata oggi da Martina Reolon.
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5 commenti
Giuseppe
Apriamo questa settimana con tante cattive notizie, fatti non tutti attribuibili al fato, ma anche all’imprudenza e a un modo malsano di vivere, spinto all’eccesso, che pochi riescono a contrastare.
Giuseppe
Apriamo questa settimana con tante cattive notizie, fatti non tutti attribuibili al fato, ma anche all’imprudenza e a un modo malsano di vivere, spinto all’eccesso, che pochi riescono a contrastare.
Ester
Un bel tacer non fu mai scritto.
In questi casi, il silenzio è il modo migliore per rispettare il dolore altrui.
Rita S.
Mi scusi Giuseppe, ma stavolta ha proprio mancato di rispetto verso non solo i morti, ma anche le persone care, i familiari che sono nel dolore, al di là di ogni personale convinzione. La invito a leggere con calma quanto scritto da Bristot “Rufus”, ex responsabile del Soccorso Alpino di cui tutt’ora fa parte.
Albe
Concordo pienamente. Per fortuna non è andata peggio, per fortuna non è stata una strage.