Mercoledì 19 novembre, alle 17.30, presso la Sala Bianchi di Belluno, viene proposta una conferenza dal titolo I luoghi e le forme dello spirito del Beato Angelico. L’iniziativa è promossa dagli Amici del Museo di Belluno. L’incontro, che si inserisce nel contesto della grande mostra che Firenze dedica a Beato Angelico dal 25 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, sarà condotto da Benedetta Fanciulli, docente di Storia dell’Arte, che guiderà il pubblico in un percorso di approfondimento sulla figura e sull’opera del pittore domenicano.
La mostra fiorentina, allestita tra Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco, riunisce 120 opere tra dipinti, disegni, sculture e miniature, frutto di quattro anni di ricerche e collaborazioni con i maggiori musei del mondo. Un’occasione per riscoprire uno dei protagonisti del Rinascimento, capace di fondere la nuova prospettiva e la resa realistica della natura con la funzione spirituale e didascalica dell’arte sacra.
Nato nel 1395 a Vicchio, nel Mugello, Giovanni da Fiesole — conosciuto come Fra’ Angelico e proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II nel 1982 — seppe dare forma a una pittura in cui la luce diventa elemento di rivelazione. Le sue composizioni, costruite con equilibrio e rigore, sono immerse in un’atmosfera mistica che ne accentua la dimensione spirituale.
La conferenza di Belluno offrirà l’occasione per avvicinarsi a questa figura attraverso lo sguardo di Benedetta Fanciulli, che si distingue per la capacità di unire competenza scientifica e chiarezza divulgativa. «Con il suo linguaggio preciso e appassionato — affermano gli organizzatori — riesce a trasmettere il senso profondo dell’arte, rendendo accessibili temi complessi anche a un pubblico non specialistico».
Fanciulli insegna Storia dell’Arte Moderna presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, nel Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, e collabora con l’Istituto Veneto per i Beni Culturali e con la Soprintendenza del Veneto. Svolge inoltre attività di ricerca presso la Fondazione Cini di Venezia e l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
L’appuntamento si presenta dunque come un’occasione per conoscere meglio il mondo spirituale e artistico di Beato Angelico, nella prospettiva di chi ne ha fatto oggetto di studio e di passione.
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