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venerdì 5 Dicembre 2025,

Due bellunesi nel Consiglio centrale del Cai: è la prima volta in 160 anni

Oltre all’elezione, l’assemblea ha approvato all’unanimità una modifica all’articolo 1 dello Statuto nazionale

Per la prima volta in oltre 160 anni di storia del Club Alpino Italiano (CAI), due rappresentanti delle Sezioni Dolomiti Bellunesi entreranno a far parte del Consiglio Centrale del sodalizio, l’organo di governance composto da 19 consiglieri che rappresentano l’intero territorio nazionale.

Sabato 8 novembre, a Castelbrando (Treviso), l’assemblea congiunta dei delegati di Veneto e Friuli Venezia Giulia ha eletto Gabriela De Bortoli, che affianca Federico Bressan già consigliere del CAI Centrale. De Bortoli, ex presidente del CAI Alpago e oggi vicepresidente del CAI Veneto, porta con sé una lunga esperienza nella gestione delle sezioni territoriali, nell’amministrazione comunale come assessore, e una profonda conoscenza della montagna e della vita che vi si svolge.

Oltre all’elezione, l’assemblea ha approvato all’unanimità una modifica all’articolo 1 dello Statuto nazionale del CAI, proposta congiuntamente dalle 18 sezioni delle Dolomiti Bellunesi e dalle 8 sezioni ASCA (Carnia e Canal del Ferro). Una variazione importante, che sarà ora esaminata dalla commissione statutaria in vista dell’assemblea nazionale di maggio 2026 a Modena, e che introduce formalmente la tutela delle comunità che abitano la montagna, accanto alla tradizionale difesa dell’ambiente naturale.

«L’importanza e la cura dell’ambiente naturale di montagna non possono prescindere dalla storia, dalla cultura e dalle necessità delle popolazioni che vi abitano. Ignorare questi aspetti è fuorviante e rende inefficace anche l’azione stessa di tutela», ha sottolineato il coordinatore Gianluigi Topran d’Agata, illustrando la proposta. «È venuto il momento di riconoscere che la difesa dei territori montani è soprattutto merito delle comunità che li popolarono e li popolano, che con il lavoro e la loro presenza hanno modellato, custodito, riparato dagli eventi naturali e tramandato il paesaggio alpino e appenninico».

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2 commenti

  • Meglio tardi che mai! Cercate comunque di fare bene, anche solo per dimostrare che gli abitanti delle terre alte meglio di altri vivono e comprendono il “loro” territorio.

  • A ricordare la storia mi permetto segnalare che a metà anni ’90 nel CAI nazionale erano presenti due Bellunesi: Roberto De Martin Topranin (Presidente) e Bruno Zannantonio Sagrestan (Consigliere).
    Un plauso alla Gabriela e buon… lavoro.

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