Finisce 2-2 lo scontro tra Arzignano Valchiampo e Dolomiti Bellunesi allo stadio Dal Molin. Un pareggio che interrompe la serie negativa dei bellunesi e restituisce fiducia dopo due sconfitte consecutive. Il risultato, maturato al termine di una partita movimentata e decisa negli ultimi minuti, fotografa il carattere della squadra di Andrea Bonatti, capace di reagire dopo la rimonta subita.
La Dolomiti Bellunesi passa in vantaggio al 12’: Marconi sfrutta un corridoio aperto da Clemenza e serve un assist preciso a Niccolò Mignanelli, che insacca senza difficoltà nel giorno del suo rientro dopo la squalifica. L’Arzignano risponde accumulando calci d’angolo e, proprio sull’ultimo della serie, trova il pareggio allo scadere del primo tempo: è Filippo Toniolo, ex della partita, a firmare di testa l’1-1.
Nella ripresa i bellunesi ripartono con buona intensità. Manfrin deve intervenire su Agosti e poi su una deviazione ravvicinata di Alcides, mentre dall’altra parte Consiglio blocca senza affanni una conclusione di Mattioli. L’ingresso di Brugnolo e Cossalter porta freschezza alla manovra, e proprio Cossalter costringe ancora Manfrin a una parata impegnativa.
Quando mancano dieci minuti al termine, una carambola su un rinvio di Milesi favorisce Mattia Minesso, che si ritrova davanti a Consiglio e firma il 2-1. Ma la Dolomiti Bellunesi non si disunisce. L’ingresso di Olonisakin cambia nuovamente l’inerzia: l’attaccante viene atterrato in area da Coppola, guadagnando un rigore che Luca Clemenza realizza con freddezza al 90’, ristabilendo il 2-2 finale.
Per Bonatti, però, resta il rammarico per le reti concesse nei momenti chiave del match: «Sono dispiaciuto perché abbiamo preso un brutto gol all’ultimo secondo del primo tempo. E uno ancor più brutto nella ripresa. Nonostante le difficoltà, con tanti giovani e all’interno di un evidente percorso di crescita, è chiaro che certi errori possono compromettere la prestazione. Dobbiamo fare meglio, anche se in termini di spirito e atteggiamento potevamo essere premiati col bottino pieno. Abbiamo tenuto botta, ma siamo mancati nei piccoli dettagli. E questa inerzia va cambiata».
Il pareggio, comunque, è prezioso e muove la classifica, restituendo alla squadra una base da cui ripartire.
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