Lavori in corso alla Casera Pepin, in via di affidamento la casetta di Faè e Casera dei Boldi e la riqualificazione di alcuni immobili comunali in partenza. Il Comune di Longarone lavora alla gestione del patrimonio e in queste settimane sta pianificando alcune operazioni. «L’obiettivo è valorizzare le proprietà del Comune, così da metterle a disposizione della collettività laddove ci sono richieste specifiche» spiega il sindaco, Roberto Padrin. «In più, stiamo programmando alcuni lavori specifici di riqualificazione e manutenzioni straordinarie su edifici che hanno bisogno di intervento».
Per quanto riguarda la valorizzazione, nei prossimi giorni uscirà un bando per l’assegnazione della casetta di Faè che, dopo l’intervento di adeguamento dei locali, sarà consegnata alle attività del paese. Si lavora anche per affidare la gestione della ex latteria di Olantreghe, dopo un periodo di chiusura, e della ex scuola elementare di Soffranco, riqualificata diversi anni fa. «La volontà è aprire e rendere fruibili locali oggi chiusi o sottoutilizzati, così da renderli utili alle iniziative dei paesi» conferma Padrin. Con lo stesso obiettivo verrà predisposto un bando anche per Casera dei Boldi, in località Rizzapol. «Una casera per la quale abbiamo investito, tra asfaltature e messa in sicurezza, e che è stata profondamente legata al compianto don Guerrino, il quale l’ha valorizzata con tanto affetto» continua il sindaco. «Nei prossimi giorni uscirà una manifestazione d’interesse per metterla a disposizione di un soggetto che la gestisca».
Sempre sul fronte del patrimonio, ripartiranno in primavera i lavori di riqualificazione di Casera Pepin, alle porte dell’area Parco nazionale Dolomiti bellunesi. Il progetto vale circa 250mila euro e vede un cofinanziamento dell’ente Parco. Serviranno alcuni mesi, almeno fino alll’autunno, per completare l’opera, con il consolidamento dei muri perimetrali e la sostituzione del tetto con una copertura in legno. .
«Abbiamo pianificato, poi, alcuni interventi di rifacimento delle canne fumarie alle case popolari di Podenzoi, alle terrazze delle case popolari di Fortogna. Inoltre daremo degli incarichi di progettazione per studiare la possibilità di rendere termoautonomi alcuni appartamenti comunali a Castellavazzo e a Podenzoi. L’intenzione è di valorizzare anche questa parte del nostro patrimonio» aggiunge Elena De Bona, assessore al patrimonio. «Stiamo avviando le Verifiche d’Interesse Culturale sul alcuni edifici che hanno superato i 70 anni d’età, così come previsto dal Codice dei beni culturali. Un’operazione necessaria per procedere più agevolmente con alcuni interventi che abbiamo in programma».
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