Agordino
Dai nostri paesi
27
L’Amico del Popolo
20 MAGGIO 2015 - N. 20
agordo
«Io nella mia Agordo», quattro anni di guerra
Prende il via sabato la nuova edizione del progetto educativo per i bambini
Si è tenuto lunedì 11 mag-
gio il tradizionale concorso
promosso dalla Rete Pro-
getto Pace di Treviso che
da anni coinvolge numerose
scuole, invitate a produrre
percorsi di riflessione su te-
mi legati ai diritti dell’uomo
che poi, in genere, si tradu-
cono in proposte artistiche
di vario genere (filmati, co-
reografie, proposte teatrali,
musica).
L’evento, tenutosi presso
il teatro Maffioli a Caerano
S. Marco, ha visto la par-
tecipazione di una quin-
dicina di scuole, due delle
quali bellunesi, il Follador
di Agordo e il Catullo di Bel-
luno, che avevano il compito
di realizzare un percorso su
uno dei seguenti temi: Cit-
tadinanza attiva e cultura
della legalità, Cultura della
non discriminazione e delle
pari opportunità per tutti,
Sviluppo sostenibile e am-
biente, Internet e social net-
work: una sfida per i diritti
umani.
Le scuole bellunesi hanno
entrambe offerto uno spun-
to di riflessione sul tema
della violenze sulle donne
attraverso interessanti e
coinvolgenti coreografie.
Alla fine, la giuria della
manifestazione ha premia-
to con il primo posto della
categoria triennio l’Istituto
Follador che con il suo la-
voro è riuscito a creare in
sala un’atmosfera che ha
catturato il pubblico pre-
sente trasportandolo in un
turbinio di emozioni all’in-
terno di una vera storia di
violenza e di riconquista
della libertà, il tutto accom-
pagnato da una efficace co-
reografia.
La proposta, studiata ed
elaborata all’interno del
progetto di Educazione
Pace presente nella scuola
agordina, è stato uno dei
momenti educativi offerti
quest’anno ai ragazzi che
hanno aderito al progetto.
L’altro percorso ha posto
l’attenzione sul tema della
Shoah all’interno del quale
i ragazzi del Follador han-
no costruito una proposta di
riflessione immaginando il
racconto di un nonno al sua
nipotina accompagnata da
una selezione di brani sulla
tragedia ebraica e da bre-
vi spezzoni di film relativi
all’argomento.
Il risultato di questo lavo-
ro è stato proposto alle clas-
si del biennio del Follador e
alle Terze medie di Agordo
risultando molto apprez-
zato. Tappa conclusiva del
progetto è stato il viaggio in
Polonia per la toccante visi-
ta al campo di sterminio di
Auschwitz - Birkenau.
AGORDO - I ragazzi che hanno messo in scena lo spettacolo.
agordo -
Primi classificati al concorso della Rete Progetto Pace di Treviso
Pace, vince il Follador
Riflessione sulla violenza sulle donne
«In tutti noi la fede
e la volontà della vittoria»
Il primo even-
to del progetto,
in programma
sabato 23 mag-
gio, si svolgerà
a partire dalle
17, con l’alza
bandiera sullo
stendardo del
Brói in piazza
della Libertà:
un momento
commemorati-
vo alla vigilia
del centenario
del fatidico 24
maggio che se-
gnò l’entrata in
guerra dell’Ita-
lia. Dopo il sa-
luto del sindaco
Sisto Da Roit e
la lettura del
proclama con
cui il 20 mag-
gio 1915 l’allora
sindaco, Probati, annunciava agli Agordini l’im-
minenza della guerra invitandoli a mobilitarsi e a
collaborare, il Coro Agordo e i Musici eseguiranno
l’Inno nazionale.
Il pomeriggio proseguirà quindi in sala don Tamis
all’insegna della musica con I Musici della Scuola
Media «Pertile», diretti da Marina Nessenzia e il
Coro Agordo, diretto da Roberta Conedera, che si
alterneranno in alcuni canti di circostanza, inter-
vallati dalla lettura di testimonianze di quel perio-
do. A sua volta il complesso locale «Koma keller»,
presenterà un suo brano espressamente composto
per la circostanza.
Oltre alla proiezione di immagini d’epoca, l’incontro,
condotto da Dino Bridda, avrà la bella e significa-
tiva cornice della mostra «La grande guerra negli
occhi dei bambini», allestita per l’occasione con i
disegni eseguiti dagli alunni delle elementari di
Agordo e Taibon, nell’ambito di un progetto proposto
da Ad Agordo Pro loco.
AGORDO - Il proclama agli Agordini, in
data 20 maggio 1915, dell’allora sindaco
Probati alla vigilia dell’entrata in guerra.
Dopo la presentazione
avvenuta lo scorso 9 mag-
gio, con l’intervento storico
del giornalista Dino Brid-
da, prende ufficialmente
il via, sabato prossimo 23
maggio, la nuova edizione
del progetto «Io nella mia
Agordo», proposto dall’Am-
ministrazione comunale,
che si svilupperà questa
volta lungo l’arco di quat-
tro anni, dal 1915 al 1918,
avendo come tema «La
Grande Guerra, 100 anni
dopo».
Continua l’investimento
«invisibile» sui cittadini
di domani, poiché l’inizia-
tiva, fin dal suo nascere
nel 2011, si poneva l’obiet-
tivo di impegnare risorse
umane per la formazione di
quei bambini che fra qual-
che anno dovranno essere
il motore della città.
Ma se il percorso trien-
nale della prima positiva
esperienza era rivolto es-
senzialmente ai bambini e
ragazzi dai 6 agli 11 anni
(andati alla scoperta delle
origini di Agordo, del pas-
sato della loro terra fatto
di emigrazione e del pre-
sente all’insegna dell’im-
migrazione, della ricca re-
altà sociale di cui Agordo e
l’Agordino possono andare
fieri), «…questa volta», co-
me spiega l’assessore co-
munale ai servizi sociali,
Nadia Dell’Agnola, coordi-
natrice del progetto assie-
me al consigliere Marco Da
Roit, a Edwige Apolloni e
a Giuliano Da Ronch, «ab-
biamo deciso di allargare
il raggio d’azione. Fra le
persone che intendiamo
coinvolgere non ci sono solo
i bambini e i ragazzi (anche
se essi rimangono il nostro
destinatario preferito), ma
anche il mondo degli adul-
ti, delle famiglie, insomma
dell’intera cittadinanza».
Per raggiungere l’obietti-
vo si è deciso di puntare su
un argomento di grande at-
tualità come il centenario
della Grande Guerra.
«Al fine di ricordare la
guerra e il modo in cui essa
ha segnato il nostro terri-
torio», continua l’assesso-
re, «vogliamo proporre va-
ri eventi in questi quattro
anni, il primo dei
quali sarà il 23
maggio, all’inse-
gna della musica
con la partecipa-
zione di due cori
e di un comples-
so moderno, della
lettura di brani
significativi e di
una mostra di disegni dei
bambini delle elementari,
volendo riuscire a coinvol-
gere più gente possibile per
tramandare la memoria
della nostra storia in un
anno che, fra l’altro, coin-
cide pure con il 70° della
Resistenza e la fine della
seconda Guerra mondiale».
L’intero progetto si avva-
le della collaborazione del
Coro Agordo, dei Musici,
dei Koma Keller, del Grup-
po Alpini Agordo-Rivamon-
te-Taibon, di Ad Agordo
Pro loco, del Circolo filate-
lico numismatico agordino,
del Circolo culturale agor-
dino, della Biblioteca civi-
ca e della Sezione agordina
del Cai.
AGORDO - Il logo del progetto.
Soramaè premiato ad Arco
Ancora un prestigioso e meritato riconoscimento per
Roberto Soramaè, fotografo e cineoperatore bravo
e sensibile, quanto modesto e discreto. Gliel’ha at-
tribuito la qualificata giuria del concorso nazionale
«Protagonista per una sera» organizzato dalla Sat di
Arco (Trento), presieduta da Fabrizio Mori, procla-
mandolo vincitore della 13
a
edizione, andato in scena
nel corso di dieci serate, dal 7 novembre 2014 al 17
aprile scorso, nel corso delle quali sono stati presen-
tati una ventina di film di vario genere ambientale,
naturalistico, di avventura, di viaggi e di montagna.
«Sui muri e arti di un tempo» è il titolo dell’opera
che Soramaè aveva proiettato ad Arco il 5 dicembre
e che è stata giudicata meritevole del primo premio,
con questa significativa motivazione: «Attento e
appassionato osservatore, ha saputo raccontare in
modo magistrale la storia delle sue valli e della sua
gente, attraverso vecchi mestieri, i suoi murales, le
sue poesie e una adeguata colonna sonora. Il risul-
tato che traspare è tanto amore per la sua terra. Ha
avuto l’abilità di condurre gli spettatori attraverso un
viaggio nel tempo facendo rivivere emozioni, ricordi,
momenti felici e tristi, aspettative e delusioni, utiliz-
zando i murales che ancora si possono vedere sulle
case dell’Agordino». Dopo Soramaè, si sono classifi-
cati nell’ordine Manuel Giuliani&Chiara Bortolotti
con «Oman: nella terra del Sultano», Nancy Paoletto
con «In giro per il mondo: Venezuela, Nepal, Oman,
Iran e Perù», Caterina Borgato con «Non toccate le
balene: paradiso Baja California» e Alessandro De
Guelmi con «Finlandia: un sogno lungo 50 anni».
Attraverso il suo filmato, l’Agordino sarà protagoni-
sta, due volte al giorno su Telegarda.
cencenighe e canale
Mattarella che parla del perdono
I ragazzi al Sermig di Torino
Un viaggio d’istruzione
indimenticabile, per le classi
finali delle medie di Cence-
nighe e Canale. Una gita di
studio di quattro giorni a To-
rino, iniziata giovedì scorso e
segnata subito da un appun-
tamento eccezionale con il
presidente della Repubblica
Sergio Mattarella.
Al Sermig, l’Arsenale della
pace, i 53 ragazzi delle ter-
ze classi medie (due sezioni
di Canale, una di Cenceni-
ghe) erano in platea nella
«1
a
Giornata del Perdono»,
istituita dal Sermig (Ser-
vizio missionario giovani)
a cent’anni dalla 1
a
Guerra
Mondiale. Con il presidente
Mattarella, c’erano anche il
fondatore del Sermig Erne-
sto Olivero e l’arcivescovo
di Torino monsignor Cesa-
re Nosiglia. Significativo e
commovente il fatto che per
la circostanza sia risuonata
anche la «Campana della
pace», donata dalla diocesi
dell’Aquila.
Il gruppo della scuola
agordina, accompagnato da
quattro insegnanti e guidato
dal dirigente Mario Baldas-
so, che ha colto al volo l’op-
portunità dell’incontro, ha
potuto ascoltare Mattarella
sui grandi temi introdotti
dalle domande dei giovani
del Sermig: migrazioni di
oggi, corruzione, il discorso
del perdono legato alla sua
vicenda personale (il fra-
tello Piersanti assassinato
dalla mafia a Palermo il 6
gennaio 1980), il tema del
risentimento e il rapporto
tra generazioni, giovani e
adulti; il perché certe mani-
festazioni di giovani non fac-
ciano notizia e non riescano
a emergere.
Messaggi molto forti quel-
li ricevuti dagli studenti.
Come quello sui migranti,
popoli che non possono pas-
sare inosservati perché «la
storia europea è una storia
di libertà e oggi è alla prova
il valore dell’accoglienza».
O quello sul risentimento:
«Scegliere la strada del ran-
core o dell’apertura? Certo la
prima non porta proprio da
nessuna parte».
Il viaggio di studio è quin-
di proseguito con altri impor-
tanti appuntamenti: venerdì
con la visita alla Sindone e
in serata, alla redazione del
giornale La Stampa. Sabato,
infine, tappe al Salone inter-
nazionale del libro, al museo
dell’auto e del cinema.
TORINO - giovedì 14 maggio. Il gruppo degli studenti delle ter-
ze medie di Cencenighe e Canale, con il preside Baldasso in
primo piano a destra, ascoltano il presidente Mattarella all’Ar-
senale della Pace del Sermig.