Cadore e Ampezzo
Dai nostri paesi
21
L’Amico del Popolo
21 MAGGIO 2015 - N. 20
Domenica 31 maggio si
terranno le elezioni ammi-
nistrative in molti dei comu-
ni della Valboite: San Vito,
Borca, Vodo e Valle.
Per quanto riguarda il co-
mune di Vodo, sono ben tre
le liste candidatesi.
Il sindaco uscente Gian-
luca Masolo ha presentato
una squadra che conserva
quattro consiglieri (Giovan-
na Chiatti, Mauro Gregori,
Alessio Ori e Renato Perri)
e ne propone quattro nuovi
(Christian Coletti, Gianpie-
tro De Lorenzo, Alex Pivirot-
to e Renzo Zagallo). I punti
salienti del programma della
lista civica «Verso il futuro
- Vinigo Vodo Peaio» preve-
dono un completamento del-
le iniziative già intraprese
e finanziate nel trascorso
quinquennio, tra cui: l’atti-
vazione del Piano d’Assetto
Territoriale già adottato; la
sistemazione e messa in si-
curezza dell’alveo e dei ponti
sul torrente Rudàn; i lavori
di allargamento e raffor-
zamento dei muri lungo il
tratto stradale tra Peaio e
Vinigo e i marciapiedi lun-
go la statale a Vodo e Peaio;
miglioramenti alla pubblica
illuminazione; opere di rimo-
dernamento a beneficio della
scuola materna ed elementa-
re; il completamento di stra-
de, parcheggi e illuminazio-
ne del comparto artigianale
di Peaio - Cosamei; l’adegua-
mento dell’impianto elettri-
co del rifugio Talamini; la
valorizzazione della Strada
Regia e di alcuni tratti sil-
vopastorali come Pian de
Madier - Rifugio Venezia e
La Sales - Prà da Ronco; l’in-
ventariazione dell’archivio
comunale. Nuovi program-
mi invece prevedono svariate
migliorie stradali all’interno
del Comune (percorsi pedo-
nali, parcheggi e viabilità
generale) e un impianto d’il-
luminazione ad hoc per la ci-
clabile, oltre alla sistemazio-
ne della curva della Sorgente
Solforosa, lungo la statale di
Alemagna. L’attenzione sarà
rivolta anche alle piccole im-
prese artigianali, agricole,
commerciali e turistiche, al
mondo del volontariato, alla
salute e alla qualità della vi-
ta degli abitanti, al sostegno
degli inoccupati tramite vou-
cher e infine alla promozio-
ne di spazi di aggregazione
dotati di wi-fi pubblico. L’au-
spicio dell’amministrazione
è quello di ridurre infine le
imposte alla cittadinanza e
valutare le possibilità di un
comune unico nella Valle del
Boite.
La seconda lista concor-
rente, che punta molto sulle
tematiche sociali, è quella
capitanata da Domenico
Belfi, già sindaco di Vodo nel
passato: «Insieme - Vodo Pe-
aio Vinigo» (con Alessandro
Belfi, Martina Belfi, Gloria
Biasio, Stefania Colombo,
Oscar Colussi, Nicola De
Lorenzo, Massimiliano Gre-
gori, Elvio Marchioni, Marco
Marchioni). Spicca l’iniziati-
va di sensibilizzare i più gio-
vani alla vita pubblica, con
un mini-consiglio comunale
per i ragazzi della scuola
primaria e una «consulta dei
giovani» per gli adolescenti
dai 16 anni in su, che po-
tranno dire la loro in merito
alle iniziative del paese. Il
candidato sindaco si impe-
gna inoltre nel dialogo setti-
manale con la cittadinanza.
Particolare attenzione sarà
riservata alla popolazione
giovane e anziana del Comu-
ne, anche grazie al sostegno
e alla collaborazione con le
associazioni di volontariato
presenti sul territorio, circa
una decina. Si auspica una
maggior collaborazione con
i Comuni limitrofi nell’am-
bito dell’Unione montana.
Tra i servizi collettivi per
la popolazione si prevedono
l’unificazione con Borca per
l’utilizzo dello scuolabus,
l’acquisto di un nuovo mez-
zo sgombra neve, la costru-
zione di nuove pensiline per
la fermata dell’autobus (due
a Vodo, una a Peaio). I pro-
getti a carattere turistico e
culturale prevedono invece
la valorizzazione della pista
ciclopedonale con una segna-
letica in grado di promuovere
le attività commerciali locali.
Verranno potenziati gli iti-
nerari storici e paesaggistici
quali l’Antica Strada Regia,
la passeggiata Vinigo-La
Grotta e il sentiero Peaio-
Vinigo. Anche il sistema di
trincee della guerra 1915-18,
ora pressoché dimenticato,
una volta ripristinato rice-
verà un impulso didattico
ed escursionistico. Verranno
organizzati incontri di sensi-
bilizzazione a tema ambien-
tale, soprattutto nelle scuo-
le. Tra le opere pubbliche si
ipotizzano: l’illuminazione
pubblica tra Peaio e Vinigo;
la manutenzione delle strade
Peaio - Ponte sul Boite, Vo-
do - Zoppè, Vinigo - Greanes;
il restauro del campanile e
dell’ex-scuola di Vinigo; l’a-
deguamento della scuola
dell’infanzia; la manutenzio-
ne dei monumenti ai caduti e
a G.P. Talamini. Nuove ope-
re a valenza strategica sono
l’allargamento della strada
Peaio-Vinigo, l’ammoder-
namento dell’illuminazione
pubblica a Vodo e sulla cicla-
bile, il completamento della
piazza a Peaio, il migliora-
mento di locali turistici del
Comune. Infine anche il
programma di questa lista
prevede una riduzione del
carico fiscale sui cittadini,
per la Tasi e per l’Imu, oltre
a una serie di agevolazioni
edilizie per il recupero di
fabbricati esistenti.
La terza lista è quella ca-
peggiata da Davide Visen-
tin (con Leonardo Campion,
Deborah Colle, Silva Collo-
del, Jennipher Gola, Katia
Marcianò, Fabio Paladin,
Andrea Pavan, Andrea Pera-
cin, Giorgio Peccarisi, Stefa-
no Vettoretti) «Forza Nuova»
che, come recita lo stesso pro-
gramma elettorale, «punta a
una politica amministrativa,
toccando temi caldi e scomo-
di». Senza descrivere accura-
tamente opere di carattere
pubblico, la lista vede tra i
suoi punti programmatici
l’istituzione di una Moneta
Complementare Cadorina
(Mcc) da affiancare all’euro
e da spendere telematica-
mente con carte ricaricabili
negli esercizi del paese. Pone
lo Ius Sanguinis (in latino,
«diritto di sangue») come
determinante nel campo del
diritto all’istruzione, dell’as-
segnazione degli alloggi po-
polari e dell’erogazione dei
sussidi comunali. Enfasi al
patriottismo è data anche
dall’introduzione della ca-
rica di «assessore alla sal-
vaguardia dell’italianità»
e al divieto totale di creare
call center, sale giochi o at-
tività commerciali da parte
di cittadini non italiani sul
territorio del Comune, così
come vengono negati aiuti
finanziari per erigere luo-
ghi di culto per religioni dif-
ferenti da quella cattolica.
Prioritaria è inoltre l’attività
sportiva, fonte di benessere e
aggregazione tra i cittadini.
Si propongono inasprimenti
della pena per l’abbandono
di rifiuti in zone non adatte
e viene propugnata la lotta
ai mozziconi di sigaretta. Il
programma si conclude con
l’ipotesi di valorizzazione del
patrimonio culturale del Co-
mune, con il rilancio del tu-
rismo e la proposta di stan-
ziamento dello 0,80% delle
entrate comunali ai paesi in
via di sviluppo.
Michele Moretta
vodo -
Le elezioni amministrative si terranno domenica 31 maggio
Masolo, Belfi e Visentin in corsa per il Comune
Tre liste. Compare il tema del comune unico. E la moneta cadorina
CORTINA
IN LADINO
L aea chera de baitorà
ci che ruaa su
Dal 1938 fin del 1944, là da ra sela su in son de
Val Popena Outa, poche pasc pi in ca del confin de
Auronzo con Anpezo, l ea na refujola.
Fata su da Lino Conti, l ea na ciaseta con cuatro
prices e nafré de ostaria, e l aea chera de baitorà,
d istade come d inverno, ci che ruaa su (poco pi de
un ora sora el lago de Misurina), a zarpì ra crodes
là daejin, a caminà o mangare a se montà coi schie.
El sito l é bel, al dì d ancuoi lassù se respira na gran
pasc, no n é mai tropa ‘sente e despes l é ciamorzes. In
tenpo de guera, el refujo l é stà brujà dai todesche che
i é ruade là da ra sela con chera de brincà partijane,
e el no i à pi fato gora a negun.
Ades come ades, col Parco d Anpezo su ra porta de
ciasa, fosc no n é pi bisoin de un refujo là, asà che da
Val Popena e da ra pontes de sora se pó ‘sì e tornà
inz un dì, e i semel e ra beerela se s i pó tuoi drio
inze rucsoch. Un cuerto da se tirà a sosta el ‘siarae
ben canche lanpisea, smaia o tonea, ma a ci che à na
bona janba, se l se bete a core, no i vó esse ores par
darsonse Misurina; e se calchedun el se fesc mal, l é
senpre l elicotero!
In ogni cajo, del Refujo Popena ‘sira poca fotografies
de canche l ea daerto, e calcheduna de pi de dapò el
‘44, pestà su e voito.
Vede cemodo che l ea ignante ra guera, inze na
fotografia che ei ciapà da ra mè amiga Paola d Au-
ronzo, el m à portà indrio, canche da chera passaa
‘sente che ra s à fato un gnon a ‘sì in croda: Casara,
Comici, Degregorio, Del Torso, Dibona, Mazzorana,
Terschak. Par no menzonà ci che ruaa su su ra sela
anche solo par se gode el belvedé da un dei pi biei
site de ra Dolomites... Intrà i murate del refujo an-
cuoi oujora i croe da croda; ‘sente che passa da chera
par darsonse el Piz Popena o el Corno d’Angolo se
ra conta sui diede de doa mas: almoto l é el destin
de biei poste, che na ota someaa che i tirasse ‘sente
come ra mosces ma, zenza refuje né bivache, i tira
solo ci che vó sin stà al ceto, in pasc, intrà el verde e
el zielo, zenza gaser, crighel de bira né ciape de ‘sente
che urla «La Montanara ... ohè».
Ernesto Majoni
El Refujo Popena, a ra fin dei anes ‘30.
san vito
In scena quattro storie di «desideri sospesi»
Lo spettacolo lascia presagire un barlume di speranza, incerta ma possibile
Giovedì 7 maggio il
Gruppo amatoriale «Te-
atrando» ha iniziato la
quarta stagione di atti-
vità, presentando in Sala
Polifunzionale a San Vito
di Cadore lo spettacolo «I
Blues - Desideri sospesi».
Quattro brevi atti unici
con altrettante e differenti
storie di vita, tenute insie-
me da un unico filo condut-
tore: quello dei desideri
spezzati, delle possibilità
interrotte, dei sogni impos-
sibili, ai quali anelano tut-
ti i dodici personaggi della
pièce, ma che nessuno ve-
drà mai realizzati.
Intrappolati in una real-
tà indesiderata, a volte im-
barazzante, a volte doloro-
sa, i protagonisti di questi
racconti cercano, ognuno a
proprio modo, degli espe-
dienti per vivere.
Creano illusioni e sogni
nella speranza, forse, che
il loro delicato castello di
sabbia regga: ma la realtà
prende sempre il soprav-
vento in modo crudele, e i
desideri sembrano dissol-
versi.
Forse, però, lo spettacolo
lascia presagire un barlu-
me di speranza, remota
e incerta ma possibile: la
scena, inizialmente in-
gombra e caotica, chiusa
e cupa, a poco a poco si fa
sempre più chiara, pulita e
aperta, e lo spettatore può
intravvedere una luce, la
fine del tunnel per i pro-
tagonisti, ingabbiati in sto-
rie tristi e apparentemente
senza uscita.
La «première» di San
Vito di Cadore ha anima-
to la Sala polifunzionale,
evidenziando l’interesse da
parte degli intervenuti, tra
i quali spiccavano i giova-
ni, per proposte culturali
offerte «fuori stagione» e
«fuori di casa».
Lo spettacolo, per la re-
gia di Cristina Gianni e
con la collaborazione di
Sandro per la cornice mu-
sicale e di Antonio per le
luci, è stato interpretato
dal gruppo di dilettanti
che ha esordito a Cortina
nel 2012 con «La fatto-
ria degli animali» tratta
dall’omonimo romanzo di
George Orwell, quest’an-
no ampliato e in parte
rinnovato, con l’ingresso
nelle sue fila di Carmen
Falcone, Ivana Pompanin
e Michele Ganz.
«I Blues - Desideri sospe-
si» sarà replicato ai primi
di luglio nella sala al piano
terra della Ciasa de ra Re-
goles di Cortina e durante
l’estate a Sospirolo.
E.M.
Il Gruppo Teatrando al termine di I Blues.
(Foto C. Gianni)
Da Calalzo a Belluno
con gli Amici della bicicletta
Gli Amici della bicicletta di Belluno subito in sella
tra Calalzo e Belluno, sabato 23 maggio, in con-
comitanza con l’inaugurazione di due tratti della
ciclabile che eliminano altrettanti punti molto peri-
colosi, collegando e rendendo sicuro l’intero tragitto
Dobbiaco-Belluno.
Il ritrovo è in stazione a Calalzo, alle 10. La parten-
za alle 10.30, una cinquantina di chilometri.
Da Belluno partirà un bus con carrello e furgone
portabici fino a Calalzo, prenotazione obbligatoria
su
www.bellunoinbici.it .Il ritrovo al piazzale della
Resistenza è alle 8.30. Si possono anche noleggiare
le bici a Calalzo,
info@dolomitislowbike.com