36
L’Amico del Popolo
21 MAGGIO 2015 - N. 20
Cultura e spettacoli
il progetto voluto dal csv
«Postcards from Belluno», ciak si gira
Quattro giovani registi hanno iniziati le riprese dei filmati promozionali
con la «chiave d’argento»
La Corale Zumellese
premiata a Chiavenna
Nella serata del 9 maggio scorso, la Corale Zumel-
lese ha partecipato alla 34
a
edizione della manife-
stazione corale «Le Chiavi d’Argento- Incontri vocali
Giocondo d’Amato», tenutasi a Chiavenna in provin-
cia di Sondrio, che ospita ogni anno due tra i cori più
prestigiosi e riconosciuti della coralità nazionale e
internazionale.
Un evento ormai conosciuto e stimato entro l’am-
biente corale nazionale.
La Corale Zumellese si è esibita con un repertorio
interamente sacro, e anche questa volta è riuscita a
emozionare e incantare il pubblico presente. Il suo
intervento è stato particolarmente apprezzato anche
dal presidente dell’ASAC-Associazione per lo Svilup-
po delle Attività Corali del Veneto- Nicola Ardolino,
che si è complimentato per il livello raggiunto.
La Corale Zumellese ha avuto l’onore di ricevere
come ricordo, insieme all’altro coro partecipante, una
riproduzione delle chiavi d’argento, simbolo impor-
tante della città, realizzate da un artigiano del posto.
Oltre alla Corale Zumellese di Mel diretta da Mano-
lo da Rold, si è esibito anche il coro dei Piccoli Cantori
di Torino, diretto da Carlo Pavese.
Gli eventi della grande
guerra ebbero per teatro luo-
ghi di montagna - fortilizi,
trincee, altopiani, crode - do-
ve si batterono valorosamente
le nostre truppe di fanteria e
di artiglieria. In tale contesto
le vicende belliche sembrano
essere state esclusivamente
scontri di terra. Ma c’è un
altro settore militare che
fu impegnato nella guerra:
l’aeronautica che, pur essen-
do allora agli albori, giocò
anch’essa un ruolo di rilievo.
Al capitano Paolo Turchetto,
attualmente in servizio pres-
so il 72° Stormo di Frosinone
come pilota istruttore di volo,
spetta il merito di aver effet-
tuato un’interessante ricerca
sull’azione dell’aeronautica in
territorio bellunese durante
la prima guerra mondiale.
Appassionato di montagna e
di storia dell’aviazione, pro-
fondamente legato alle sue
origini cadorine, Turchetto
ha raccolto una ricca docu-
mentazione sui voli effettuati
tra le Dolomiti bellunesi ne-
gli anni 1915-17. Il suo volu-
me «La grande guerra sopra
le crode», frutto di queste
ricerche, è stato presentato
sabato 16 maggio nella Sala
degli Stemmi del Comune di
Feltre. L’iniziativa è stata
promossa dall’associazione
culturale «Il Fondaco per Fel-
tre», nell’ottica di promozione
e valorizzazione del territorio
e del suo patrimonio storico.
Giuditta Guiotto, presidente
dell’associazione, ha esordito
citando il volontario alpino
Felice Ceccato che in una let-
tera di servizio del 14 luglio
1918 richiedeva il corredo da
aviatore per volare su aerei
«caproni». Dopo i saluti e una
breve presentazione di Mauro
Viani, socio dell’aeronautica
e collaboratore de Il fondaco,
e del generale Mario Marti-
nelli, il capitano Turchetto ha
tracciato il percorso del suo
lavoro, corredato da diapositi-
ve con foto, carte geografiche,
documenti ufficiali.
Il fronte della Quarta Ar-
mata seguiva a grandi linee i
confini nord-occidentali del-
la provincia di Belluno e si
estendeva dalla Cima della
Vezzana al Monte Peralba.
Il Comando Supremo dell’e-
sercito, considerato il ruolo
strategico del territorio, vide
ben presto l’utilità di un sup-
porto aeronautico, ma valutò
anche le difficoltà connesse
alla morfologia del luogo. La
forte estensione delle monta-
gne rese possibile la realizza-
zione di campi da volo solo a
Belluno, Feltre e Santa Giu-
stina; i rischi connessi al vo-
lo in zone rocciose richiesero
l’installazione di vari punti di
soccorso e di centri aerologici
per controllare le condizioni
metereologiche, instabili in
area montana. L’azione di
ricognizione affidata all’a-
eronautica accompagnava
ogni movimento dell’esercito
e nel fronte della quarta ar-
mata volarono ben cinque tipi
di aeroplani da ricognizione.
L’aeronautica aveva solo un
decennio di vita e operava in
condizioni molto difficili. Ma
era chiara la consapevolezza
degli enormi vantaggi che de-
rivano dalla conoscenza del
nemico: solo con l’aeroplano
si potevano controllare con
precisione, sorvolando le mon-
tagne, le postazioni e le forze
avversarie e si acquisivano
informazioni preziose. Nell’in-
verno del 1916, ricordato come
«la morte bianca» per la sua
rigidità, l’aviazione diede pro-
ve straordinarie di resistenza.
Sopportò in volo temperature
che raggiungevano i 30° sotto
zero, ma poté fotografare gli
avversari che invano cerca-
vano di nascondersi. Anche
nell’aviazione si segnalarono
azioni di eroismo: il sergente
Arturo dell’Oro, si trovò di
fronte a un aereo avversario
ed essendosi inceppata la mi-
tragliatrice, speronò il nemico
precipitando con lui verso la
cima del monte Pelf. Nei cieli
di Belluno nel 1916 volò Nata-
le Palli, il pilota che tre anni
dopo sorvolò Vienna col vate
D’Annunzio. Fu decorato con
medaglia d’argento commuta-
ta successivamente dal re in
medaglia d’oro per le sue ardi-
te ricognizioni, specie nei cieli
avversi delle Dolomiti, e per
rischiose azioni di bombarda-
mento su postazioni nemiche.
Purtroppo in seguito alla
disfatta di Caporetto dell’ot-
tobre 1917, i gloriosi campi
della Quarta armata vennero
occupati dagli austroungarici.
La presenza del XII° gruppo
nell’ambiente montano per-
mise comunque di acquisite
una grandissima esperienza
e un bagaglio di nozioni che
sicuramente influirono sullo
sviluppo della nuova arma.
Gli incidenti furono numero-
si e gravi, dal momento che la
tecnologia aerea era agli inizi,
le emergenze erano continue
e problematiche, non si cono-
sceva ancora il paracadute.
Ciononostante, l’aeronautica
militare apriva nella storia
un nuovo corso che avrebbe
avuto ripercussioni positive
anche nell’aviazione civile.
Enrica Bazzali
ARTE
DIRITTO
STORIA
“
Archeologia nel Bellunese:
la preistoria”
a cura del prof. Carlo Mondini
Sala San Vittore
Venerdì 22 Maggio 2015
ore 18:00
Centro Giovanni XXIII - Sala San Vittor
e
Venerdì 22 Maggio 2015 - dalle ore 10:00 alle ore 20:00
Sabato 23 Maggio 2015 - dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Ingresso libero
Istituto Bellunese di Ricerche
Sociali e Culturali
Piazza Piloni, 11 - 32100 BELLUNO BL
Tel. 0437 942825 - Fax 0437 942860
sergios@sunrise.it-
www.ibrsc.sunrise.itL’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali è
un’associazione culturale nata nel 1976, con l’inten-
to di esplorare la realtà della provincia di Belluno e
rendere di pubblico dominio i risultati delle ricerche
effettuate.
L’insieme di dati e di informazioni raccolti è stato reso
pubblico con un’attività editoriale che si esprime: nel-
la pubblicazione della rivista DOLOMITI e nella stam-
pa di una nutrita serie di volumi (oltre 200).
L’Istituto svolge la propria attività anche nei seguenti
campi:
•
Stampa del mensile LADINS
•
Corso di Formazione
Permanente
•
Corso di Partecipazione alla Politica
•
Segreteria del Premio “Contessa Caterina De Cia
Bellati Canal”
•
Segreteria del Premio “Gen.Div. Amedeo De Cia e
N.D. Elvira De Cia Palermo dei Principi di Santa Mar-
gherita”
•
Raccolta Laudi, ossia Statuti delle Regole.
L’Istituto si presta anche per fornire relatori compe-
tenti su temi di educazione e di formazione.
Segue con particolare interesse la vita amministrativa
delle Regole, curandone incontri.
IL MAGGIO DEI LIBRI
ESPOSIZIONE DI LIBRI
È entrato nel vivo il pro-
getto Postcards from Bellu-
no» con i lavori per la rea-
lizzazione dei quattro video
che dovranno promuovere i
valori territoriali della pro-
vincia di Belluno. In queste
settimane quattro registi
stanno girando i quattro
«diari digitali» sui temi
dell’emigrazione, della va-
lorizzazione dei paesaggi
dolomitici e del volontariato.
I primi tre video saranno
realizzati dai vincitori del
concorso legato al proget-
to, ovvero i giovani registi
professionisti Paolo Maoret,
Paolo Dal Pont e Rajeev
Badhan, che si stanno muo-
vendo per le riprese in diver-
se zone della provincia. Un
quarto video invece è in pro-
duzione dagli studenti dell’i-
stituto Catullo di Belluno a
indirizzo multimediale, che
hanno frequentato al Csv di
Belluno il corso video del la-
boratorio Inquadrati. Sotto
la guida del regista Rober-
to Bristot, del tecnico video
Emanuele Bunetto e del vi-
deomaker Nicola De Bon, i
giovani stanno imparando
come progettare e creare un
video, partendo dalle basi
teoriche, passando per lo
storyboard fino all’uso delle
attrezzature e alla messa in
scena, con qualche accenno
di montaggio. I video an-
dranno consegnati entro la
fine del mese.
Tutti i risultati finali sa-
ranno presentati al pubblico
nella mattinata di sabato 6
giugno al teatro Giovanni
XXIII di Belluno, quando si
terrà un convegno incentrato
sui temi della narrazione e
marketing territoriale, con
la presenza di diversi esperti
del settore sia nazionali che
internazionali.
L’iniziativa è promossa
dalla Provincia di Belluno
con partner il Csv Belluno,
«Scuole in rete per un mon-
do di solidarietà e pace» e
consorzio turistico Dolomiti,
finanziata da Upi (Unione
Provincie Italiane) e Ang
(Agenzia Nazionale Giovani)
nel bando Be Active 2014”.
La supervisione è a cura del
Centro studi ricerca e pro-
gettazione del Csv Belluno
con Enrico De Col, Laura De
Riz e Anita Tisat.
BELLUNO - I ragazzi del Catullo sulla scalinata del Comunale durante le riprese.
L’aviazione italiana nella Valbelluna durante la Grande Guerra