Valbelluna
Dai nostri paesi
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L’Amico del Popolo
21 MAGGIO 2015 - N. 20
sabato scorso
Da Lentiai a Venezia per una giornata di festa
Per la cerimonia di beatificazione del grande educatore don Luigi Caburlotto
nell’ultimo fine settimana
Con «Fuoribandus 2015»
Villa Patt ha fatto il pieno
Continua la serie delle iniziative ospitate dalla prestigiosa
sede di Villa Patt di Sedico, una struttura che la Pro loco di
Sedico sta rilanciando alla grande dopo anni di parziale ab-
bandono. Nel fine settimana la struttura, di proprietà della
Provincia di Belluno, ha ospitato «Fuoribandus 2015», una
giornata di giochi e animazione a ingresso libero. Una tren-
tina gli stand che, con le loro attrazioni, hanno incantato
bambini, ragazzini - ma anche adulti - accorsi a centinaia.
Nel corso della giornata di festa, infatti, sono stati messi
a confronto genitori e figli, grandi e piccoli attraverso sfide
ai giochi di un tempo. Il tutto con laboratori e postazioni di
gioco che proponevano tanti giochi della tradizione bellune-
se ormai dimenticati. Sono stati riscoperti e sperimentati,
così, pandol, kubb, biglie, tappi, corda, elastico, volano,
trottole, kanpanòn e tanti altri. La giornata, organizzata
dall’Asd Terreno di Gioco, con la collaborazione della Pro
loco Sedico e il patrocinio del Comune, è stata possibile
grazie al supporto di molti volontari delle associazioni del
paese. Era presente tra gli altri l’artista Dino Maraga con
il gruppo del gioco antico To vegna» di Farra di Mel.
La Pro loco Sedico, che ha in gestione Villa Patt, ha ge-
stito un fornitissimo chiosco e organizzato il pranzo per la
pausa dal gioco. La giornata di Fuoribandus si è conclusa
alle 18 con lo spettacolo «Hanger» di e con Mario Levis.
Sabato 16 maggio in Piaz-
za S. Marco a Venezia si è
svolta la celebrazione euca-
ristica per la beatificazione
del Venerabile Servo di Dio
Luigi Caburlotto.
Don Luigi Caburlotto nac-
que a Venezia ne 1817 e fu
sacerdote in tempi non certo
facili, si trovò a raccogliere
l’eredità di una guerra, di
una pesante crisi economi-
ca, di una grave epidemia di
colera. Si preoccupò di dare
alla sua gente: il coraggio di
vivere aggrappandosi alla fi-
ducia di Dio; dignità del vi-
vere; lavoro; istruzione. Ebbe
l’intuizione che per risolle-
vare la sua gente occorreva
aprire una scuola per bambi-
ne. Le bambine a preferenza
dei maschi per la considera-
zione che la donna fa casa,
che una donna matura si fa
a sua volta educatrice. Alla
scuola parrocchiale, avviata
con due catechiste e poche
stanze in affitto, fondò in
pochi anni la Congregazione
delle Figlie di San Giuseppe,
congregazione che si ampliò
sempre più, attualmente in
provincia la troviamo a Vodo
di Cadore, Canale D’Agordo
e a Lentiai.
Il processo di canonizza-
zione iniziò nel 1963. Nel
2008 un evento prodigio-
so, accaduto alla signorina
Maria Grazia Veltraino, di
Roma, guarita improvvisa-
mente da dermotomiosite
cronica in avanzato stato,
per intercessione del Vene-
rabile don Luigi Caburlotto,
suggerì l’apertura del Pro-
cesso canonico super miro, la
cui conclusione è il Decreto
firmato da Papa Francesco il
09 maggio 2014, con il quale
autorizzava la beatificazione
del Venerabile Luigi Cabur-
lotto.
La celebrazione è stata
presieduta da Sua Eminen-
za Angelo card. Amato, pre-
fetto della Congregazione
delle Cause dei Santi e dal
Patriarca di Venezia mon-
signor Francesco Moraglia.
Da Lentiai oltre 200 perso-
ne, in pulman, in treno o con
mezzi propri hanno raggiun-
to Venezia per unirsi alle ol-
tre 4000 persone presenti in
piazza San Marco. La piaz-
za era dipinta dai berretti e
dalle sciarpe con l’effige del
Caburlotto, indossati dai
presenti.
Il momento più emozio-
nanti si è avuto all’accla-
mazione del nuovo Beato,
con la successiva scoperta
della sua gigantografia e la
contemporanea entrata in
piazza delle reliquie, mentre
tutti cantavano l’inno al Be-
ato Luigi Caburlotto in cui si
distinguevano benissimo le
numerose voci dei bambini
che frequentano gli asili ge-
stiti dalle suore dell’ordine
delle Figlie di San Giuseppe.
La celebrazione si è con-
clusa con il lancio da parte
dei bambini di tantissimi
palloncini colorati e con l’u-
scita dalla piazza dei cele-
branti seguiti dalle reliquie
del Beato.
Trichiana, al Parco Lotto
il 23 contro l’epilessia
Continua l’impegno dell’Aice (associazione italiana
contro l’epilessia) di Belluno per presentarsi e fare
sensibilizzazione nelle piazze del Bellunese. Dopo la
serata informativa con Val Belluna Emergenza e la
partecipazione con un gazebo informativo alla gior-
nata nazionale contro l’epilessia del 9 maggio, con la
collaborazione di dottor Clown, l’Aice parteciperà il
23 maggio alla Giornata dello sport al parco Lotto di
Trichiana. La manifestazione è patrocinata dall’i-
stituto comprensivo di Trichiana, rivolto a circa 500
bambini delle scuole primarie di Limana, Trichiana
e Sant’Antonio di Tortal. Contestualmente verrà
allestito un gazebo anche in piazza dei Martiri. I
due presìdi saranno spostati in caso di pioggia.
La Grande Guerra il 23
ritorna a Villa Patt
Storia di guerra, luoghi di pace.
Sabato 23 maggio, per affrontare il tema del ruo-
lo avuto dalle ville venete nella Grande guerra, a
Villa De Manzoni, ai Patt di Sedico, si terrà un
convegno promosso dalla Regione Veneto, in colla-
borazione con la Pro loco di Sedico, nell’ambito delle
celebrazioni del centenario dell’inizio per l’Italia
della Grande guerra.
Sedico, nella Prima guerra mondiale, costituiva zo-
na di retrovia ma ospitava alcune baracche adibite
alla lavorazione di corde che servivano ai militari
impegnati in prima linea.
Villa Miari ospitava un parco di macchine militari.
Villa De Manzoni, invece, era prestigiosa sede del
comando della Quarta armata mentre a Bribano,
nelle scuole elementari, c’era un ospedale militare.
Parlare di Villa Patt, insomma, significherà parlare
del ruolo avuto da Sedico nel primo grande conflitto
del Novecento.
Il programma della giornata prevede anzitutto alle
16.30 una visita guidata dal maestro Gianni De
Vecchi alla Villa e al museo storico del Settimo reg-
gimento alpini ospitato in un’ala della villa.
Alle 18, nella sala convegni della villa, si parlerà de
«Il Piave prima e dopo la Grande Guerra».
Ne tratterà Antonio Rusconi che insegna all’Uni-
versità di Venezia.
«Al 24 maggio», una lettura di Pino Costalunga con
accompagnamento musicale di Canzoniere Vicenti-
no, concluderà l’appuntamento.
Visite e ingresso sono gratuiti.
L’appuntamento è il quarto di un ciclo di manifesta-
zioni storico-rievocative voluto dalla Regione che ha
già toccato Villa Cà Erizzo Luca di Bassano, Villa
della Torre, a Fumane, e Villa Farsetti, a Santa
Maria di Sala.
Esercitazioni aeree e «botti», cresce la protesta in Valbelluna
Un traguardo europeo per il Cfpme
Si sono conclusi al Cfpme,
il centro maestranze edili di
Sedico, gli esami del quarto
anno per il conseguimento del
diploma professionale di tecni-
co edile. Si tratta di una novità
assoluta, in quanto si tratta
dell’unico titolo di livello 4 Eqf
equivalente ai diplomi rilasciati
in tutta Europa a 18 anni. È,
infatti, il primo anno che in
Veneto si rilascia tale diploma.
I ragazzi che hanno ottenuto
questo diploma sono 14 e pro-
vengono non solo dal Bellunese,
ma anche dal Trevigiano, dal
Vicentino e dal Veronese.
Il corso è stato organizzato
dalla scuola edile di Sedico in
collaborazione con quelle di
Treviso, Vicenza e Verona ed
ha avuto una durata di 990 ore
(280 di stage).
«L’iniziativa - spiega il Cfpme
- è nata come azione correlata
ai fabbisogni formativi del set-
tore delle costruzioni: il tecnico
edile svolge, infatti, mansioni
di pianificazione, organizzazio-
ne e gestione delle intere lavo-
razioni in piccoli cantieri o di
gruppi di lavorazioni in cantieri
molto grandi. Le competenze
sia di base che professionali
del tecnico edile sono declinate
secondo una logica di pianifica-
zione e di gestione».
Nel corso dell’anno, sono stati
sviluppati tre moduli formativi,
uno sulla gestione del territorio
e sulle opere di ingegneria na-
turalistica, uno sulla riqualifi-
cazione energetica degli edifici
e uno sul restauro conservativo.
I ragazzi hanno, quindi, scelto
l’azienda per lo stage, facendo
riferimento a uno dei tre moduli
precedenti preferito. Il metodo
didattico seguito durante il cor-
so di tecnico edile è stato quello
di utilizzare la forma dell’im-
presa simulata. L’azienda ha
presentato nei laboratori della
scuola edile procedure e passi
per gestire ciascuna lavorazio-
ne in cantiere. La fase successi-
va è stata quella di estrapolare
una parte riproducibile nel la-
boratorio del Cfpme e studiarla,
imparandone le metodologie e
riproducendola.
«Le competenze acquisite
dai ragazzi nel corso dell’an-
no - spiegano ancora al Cfpme
- spaziano dalla gestione or-
ganizzativa del cantiere, alla
gestione logistica dell’approv-
vigionamento, dalla gestione
documentaria delle attività alla
gestione organizzativa- opera-
tiva del cantiere. Si tratta di
un diploma innovativo e molto
interessante, che ha trovato un
riscontro positivo anche fra le
aziende coinvolte negli stage, a
tal punto che per qualcuno dei
ragazzi si prospetta l’assunzio-
ne a breve».
SEDICO - I neo diplomati in posa su una delle strutture.
Torna la protesta (in conseguenza di al-
cuni forti botti provocati da un aereo che
aveva abbattuto il muro del suono, avvertiti
nelle mattinate passate) contro le esercita-
zioni militari sui cieli della Valbelluna. Si
fa interprete del disagio della gente Mario
De Bon, sindaco di Sospirolo, già presiden-
te dell’Unione montana Valbelluna.
«Avevo già scritto sia al ministero della
difesa che alla base militare di Aviano -
racconta - per chiedere se, in tempo di pa-
ce, queste operazioni che creano così tanta
apprensione in Valbelluna siano davvero
necessarie. Una risposta alla mia lettera
non c’è mai stata, né da parte del Ministero
della difesa, né da parte della base militare
di Aviano. È un tema da non sottovalutare,
soprattutto in momenti come questi in cui
un po’ ovunque nel mondo si sente parla-
re di terremoti. L’Enel, quando prova le
sirene della diga di Santa Giuliana, deve
avvertire tutti. Non si capisce come per si-
tuazioni ben più importanti come questa,
dato che siamo in pace, nessuno si scomodi
per informarci di quel che sta accadendo».
«Il ministero della difesa chiarisca con
urgenza la natura dei boati avvertiti lunedì
in Valbelluna». A chiederlo è stato anche il
senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli.
«I fatti di lunedì mattina - ha scritto
Piccoli - non possono passare sotto trac-
cia. Il ministero della difesa deve fare luce
su quanto successo. Due scuole sono state
evacuate e numerose sono state le chiama-
te ai vigili del fuoco. È decisamente troppo
per un semplice effetto collaterale. Da ex
sindaco di Sedico conosco bene la questio-
ne: in Valbelluna passaggi di questo tipo
sono abbastanza frequenti. Stavolta si è
oggettivamente oltrepassato il segno».
Èintervenuto sul tema anche Sergio
Marchese per i 5 stelle.
«I voli a bassa quota degli aerei militari
- ha scritto - non devono più tormentare
i bellunesi. Non è tollerabile che a causa
di ciò alcune scuole, nel timore che i boati
fossero di origine sismica, siano state, giu-
stamente, evacuate. Oltre alla salute e alla
tranquillità dei nostri cittadini, ne va della
sicurezza dei nostri centri abitati e anche
dell’attrattività turistica delle nostre zone».
VENEZIA - La delegazione di Lentiai presente in piazza San Marco alla beatificazione.