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tro missionario, a Belluno
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L’Amico del Popolo
21 maggio 2015 - N. 20
10
Vita missionaria
IN MISSI
NE
Monsignor Djalwana Laurent
Lompo è il nuovo arcivescovo di Nia-
mey, diocesi dove opera come mis-
sionario il lamonese don Augusto
Antoniol, nella missione di Gayà. È
il primo arcivescovo originario del
Niger, dopo la reggenza della dio-
cesi da parte di vescovi missionari,
l’ultimo dei quali monsignor Michel
Christian Cartatéguy, di origini ba-
sche.
L’arcidiocesi di Niamey conta
20.600 battezzati su 7.637.000 abi-
tanti. Comprende la parte sud-oc-
cidentale del Niger e si estende su
200.000 km² (circa il 20% del terri-
torio del Niger) ed è suddivisa in 14
parrocchie.
Il 15 e il 16 maggio monsignor
Laurent è arrivato a Belluno
per incontrare i responsabili del
Centro Missionario Diocesano, il
nostro vescovo monsignor Giuseppe
Andrich e la famiglia di don Augusto
Antoniol a Lamon.
L’arcivescovo nigerino era accom-
pagnato da don Domenico Arioli,
missionario a Dosso, confinante con
la parrocchia di don Augusto.
Lo scorso gennaio la Chiesa catto-
lica in Niger ha dovuto interrompe-
re ogni attività, compresa la Messa
festiva e l’attività scolastica, a se-
guito della rivolta islamista scoppia-
ta in seguito alle vignette sull’Islam
pubblicate dal settimanale francese
Charlie Hebdo. Varie chiese sono
state distrutte al grido «Bruceremo
vivi voi cristiani
e andremo in
Paradiso», mentre la cattedrale si
è salvata perché sorvegliata dalle
forze dell’ordine.
Nella serata che ha trascorso a
Tambre, alla presenza del diretti-
vo del nostro Centro Missionario e
di alcuni amici di don Augusto, a
proposito di questa rivolta e della
situazione dei cristiani in Niger,
monsignor Laurent ha detto quan-
to segue.
«Avevo ricevuto la nomina ad ar-
civescovo di Niamey e, insieme al
mio predecessore monsignor Mi-
chel Christian Cartatéguy, stava-
mo partecipando alla Conferenza
Episcopale di Burkina - Niger, a
Ouagadougou, quando ci arrivano
dei segnali di rivolta in Niger, come
reazione alle vignette pubblicate da
Charlie Hebdo.
A Zinder, la seconda città del Ni-
ger, 33 cristiani si erano nascosti
nella missione locale, terrorizzati
dalla folla inferocita, pronta ad ac-
canirsi contro di loro. Sono riuscito a
ricevere una telefonata da una suo-
ra della missione, rinchiusa con gli
altri negli angusti servizi igienici.
Ho chiamato il ministro della
salute (un amico, ex mio allievo),
il quale si è messo in contatto col
primo Ministro per inviare urgen-
temente le forze dell’ordine a libe-
rare i cristiani e proteggerli dalla
folla inferocita dei fondamentalisti
islamici. Così i gendarmi della città
di Zinder hanno salvato i cristiani,
grazie a una telefonata. Il primo
Ministro ha dato anche disposizioni
per proteggere i cristiani e i luoghi
di culto su tutto il Paese. Nonostan-
te ciò, 45 chiese sono state incendia-
te da manifestanti musulmani.
Secondo il governo nigerino, gli
scontri avrebbero causato almeno
10 vittime
.
La cattedrale si è salvata
solo perché monsignor Michel ed io
siamo arrivati in tempo dal Burkina
Faso, nonostante non volevano farci
attraversare la frontiera per motivi
di sicurezza, e abbiamo mobilitato
il Ministro e le forze dell’ordine per
proteggerci. La cattedrale, oltre che
luogo di culto, comprende scuole, uf-
fici e altre strutture che ospitano
religiosi, religiose e laici, incari-
cati dell’organizzazione pastorale
dell’arcidiocesi.
In seguito a queste manifesta-
zioni violente, il governo ha vietato
qualsiasi marcia di protesta e ha
indetto tre giorni di lutto in onore
delle vittime delle rappresaglie con-
tro civili di fede cristiana. Preciso
questo per significare l’intesa che
c’è in Niger tra noi chiesa cattolica
e il governo…».
(1 – continua)
Ezio Del Favero
NIGER -
Il nuovo arcivescovo di Niamey, monsignor Laurent Lompo, visita la nostra diocesi
La situazione dei cristiani in un paese al 99% islamico
In seguito alle vignette di Charlie Hebdo: «Bruceremo vivi voi cristiani e andremo in Paradiso»
NIGER – Don Augusto Antoniol durante la celebrazione domenicale nella sua
comunità di Gaya.
L’équipe del Centro Missionario incontra l’arcivescovo di Niamey.
Gli immigrati originari
del Camerun presenti nel
bellunese, nel mese di mag-
gio organizzano la loro festa
annuale.
Domenica 17 a Longano
(Sedico) è stata celebrata una
Santa Messa di apertura dei
festeggiamenti, presieduta
dal camerunense don Jean
Roland Minya, da due anni
in servizio presso la nostra
diocesi come vicario parroc-
chiale (attualmente nelle
parrocchie di Tambre, Spert
e Borsoi) e studente a Padova
per conto della sua diocesi d’o-
rigine Kribi. Nel pomeriggio
si è svolto un torneo di calcio
tra varie squadre di amici
bellunesi e africani.
Venerdì 22, alle ore 18.30,
presso la sala parrocchiale
di Cavarzano (Belluno), l’as-
sociazione dei Camerunensi
di Belluno proporrà una con-
ferenza dibattito sul tema
della lotta al terrorismo e
sull’apporto della comunità
camerunense e africana. In-
terverranno degli esperti sul
tema, tra cui un inviato della
Prefettura e un rappresen-
tante del Centro Missionario
di Belluno-Feltre.
Sabato 23, dalle ore 8 alle
10, gli amici del Camerun si
metteranno a disposizione
per delle attività di volonta-
riato a favore della comunità
locale. Alle ore 15 si aprirà la
festa stile africano presso il
ristorante Rio Cavalli (a Sa-
grogna – Belluno), con balli
tradizionali, teatro, poesie,
sfilate di moda africana. Alle
18 verrà proposto un momen-
to conviviale a buffet a base
di piatti tradizionali del Ca-
merun. La serata continuerà
con musica proposta da Dj
set. La Giornata di festa e la
serata culturale sono aperte
a tutti.
La Festa, organizzata in
collaborazione con l’associa-
zione “Insieme si può – On-
lus”, avrà il patrocinio dei
comuni di Belluno, Sedico,
Farra d’Alpago e Tambre.
SEDICO
Dal 17 al 23 maggio
Festa annuale dei
Camerunensi bellunesi
Il 31 maggio al teatro comunale di Bel-
luno si svolgerà la tradizionale Festa dei
popoli.
Il programma prevede l’intervento del-
la professoressa Claudia Alpago Novello,
assessore alla cultura del comune di Bel-
luno, e di don Umberto Antoniol, direttore
dell’Ufficio Migrantes della nostra diocesi.
Si esibiranno sul palco gli immigrati pro-
venienti dall’Ucraina (canti corali e danze),
dalle Filippine (danze), dall’Ecuador (dan-
ze), dal Brasile (canti e danze), dal Mondo
Arabo (sfilata di costumi) e dall’Africa (per-
cussioni e danze).
La Giornata sarà condotta anche
quest’anno dal noto cantautore Giorgio
Fornasier, che canterà alcuni brani di sua
composizione e che rappresenterà così anche
il nostro Paese.
Tra gli organizzatori, oltre agli uffici dio-
cesani (Migrantes, Caritas, Ecumenismo
e Dialogo Interreligioso, Centro Missiona-
rio, Giustizia e Pace), si contano: Comune di
Belluno, Associazione d’immigrati “Popolin-
sieme”, Centro Caritas Hakim di Belluno,
Associazione “Bellunesi nel mondo”, Centro
Caritas “don Francesco Cassol” di Tambre,
Associazione “Insieme si può Onlus”, scout
Agesci di Belluno e Coordinamento Rete
Immigrazione.
La Festa inizierà alle 14,30 e si protrarrà
per un paio d’ore. A conclusione sarà offerto
a tutti i presenti un rinfresco, con piatti tipi-
ci dei vari Paesi e le bibite offerte dal Centro
Caritas Hakim di Belluno e l’associazione
“Popolinsieme”.
In vista della Festa, l’Assessorato alla cul-
tura del Comune di Belluno organizzerà “Il
gusto dell’altro”, una serie di manifestazioni
che si svolgeranno in città: danze, stand ga-
stronomici, video, appuntamenti culturali…
Varie le tematiche proposte: l’Italia ripudia
la guerra (domenica 24), la psichiatria nella
visione etnopsichiatrica (lunedì 25), il ci-
bo nell’evoluzione dell’uomo (martedì 26),
bambini proibiti e danzando tra le parole
(mercoledì 27), porto di guerra (giovedì 28),
atelier in chiostro e boom Brasile (venerdì
29), Milo e Maya e il giro del mondo, Ama il
tuo sogno, schiavi - le rotte di nuove forme
di sfruttamento e “Bolo” (sabato 30), Festa
dei popoli e la musica dell’altro (domenica
31). Per tutta la settimana sarà aperto “Il
gusto dell’altro…mondo”, un mercatino ar-
tigianale proposto da “Insieme si può onlus”.
Il programma dettagliato della Festa dei
popoli e del “Il gusto dell’altro” sarà pub-
blicizzato attraverso manifesti e depliant
affissi nelle parrocchie e nelle bacheche
comunali.
Edieffe
P
O
P
O
L
I
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DOMENICA
31 MAGGIO
BELLUNO
Teatro Comunale
MANY PEOPLE,
JUST ONE FAMILY
MUCHA GENTE,
LA MISMA FAMILIA
PLUSIEURS PEUPLES,
UNE SEULE FAMILLE
2015
DIOCESIDIBELLUNO-FELTRE
Ufficio per
l’Ecumenismo
e ilDialogo
interreligioso
Caritas
Centro
Missionario
Centro
Migrantes
Giustizia
ePace
Associazione
ABM
ScoutAgesci
Belluno
Associazione
“Popoli Insieme”
Associazione
“Insieme si può...”
Popol
i
nsieme
Centro
“donFrancesco”
Tambre
Centro
“Hakim”
F
E
S
T
A
PROGRAMMA:
•
Ore 14.30
Inizio dello spettacolo
(canti, balli, musiche, poesie)
con Giorgio Fornasier
•
Ore 17.00
La festa continua con...
merenda etnica
•
INFO:cell. 348 7702260 (donEzio)
347 1464603 (Giuliana)
339 8186890 (donUmberto)
TANTI POPOLI,
UNA SOLA FAMIGLIA
INCOLLABORAZIONECONIL
C
OMUNEDI
B
ELLUNO
In vista dellaFesta, l’Assessorato alla cultura
delCumune organizza “ILGUSTODELL’ALTRO”,
una serie dimanifestazioni riportate
in unmanifesto a parte
Sono invitati tutti gli immigrati
presenti in provincia di Belluno
ono invitat
n
TipografiaPiaveSrl -Belluno
Coordinamento
Rete Immigrazione
BELLUNO
Festa dei popoli 2015