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L’Amico del Popolo

21 Maggio 2015 - N. 20

3

Santi Vittore e Corona

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ALTRE SEDI IN PROVINCIA:

il 14 maggio

al santuario

solennità dei santi martiri

L’OMELIA NELLA SANTA MESSA SOLENNE

La fede, non la morale, per illuminare la società di oggi

Il vescovo emerito Pietro Brollo: credere è portare nel futuro la tradizione ricevuta dai padri

«Io, Giovanni, vidi: ecco

una moltitudine immensa

che nessuno poteva contare»

(Ap 7,9). Gli accenti profe-

tici dell’apostolo Giovanni,

con cui si è aperta la prima

lettura della liturgia della

Parola nella santa messa ce-

lebrata giovedì 14 maggio,

ben si confacevano alla cele-

brazione dedicata alla festa

dei santi patroni Vittore e

Corona. Più di un miglia-

io di fedeli, oltre a diverse

autorità civili e militari, ha

percorso la via del santua-

rio e ha seguito la cerimonia

religiosa con viva partecipa-

zione, nel ricordo dei santi

martiri protettori di Feltre.

stima e affetto

per i Vescovi

La presenza così nume-

rosa ha voluto essere an-

che una testimonianza di

stima e di affetto all’arci-

vescovo emerito di Udine

Pietro Brollo, già vescovo di

Belluno-Feltre dal 1996 al

2001, che ha concelebrato la

messa insieme a monsignor

Giuseppe Andrich, attuale

vescovo di Belluno-Feltre.

Il santuario che si staglia

in alto sulla rupe - ha sot-

tolineato monsignor Brollo

- evoca tante immagini bi-

bliche in cui Dio è invocato

come roccia e baluardo.

i martiri vivi

nella memoria

La fede fu il punto di forza

del soldato romano Vittore,

decapitato per il suo credo

cristiano, e di Corona mar-

tirizzata per averne seguito

l’esempio. I martiri del pas-

sato sono vivi nella memoria

perché anche oggi tanti cri-

stiani subiscono il martirio

a causa della fede in Cristo.

Egli diede la vita per gli uo-

mini verso cui si sentiva fra-

tello e amico, e nessuno ama

i suoi amici più di colui che

dà la vita per l’amico.

in tante persone

la gioia della fede

Il santuario, oltre a custo-

dire le spoglie dei martiri,

conserva la memoria silen-

ziosa di tante persone che

SAN VITTORE - La Santa Messa solenne delle 10.30 è stata presieduta da monsignor Pietro

Brollo e concelebrata dal Vescovo Giuseppe.

nell’atmosfera mistica del

luogo e nel nitore degli af-

freschi hanno trovato la luce

e la gioia della fede. Tante

mamme sono venute a pre-

gare per i loro figli, tanti

malati hanno chiesto aiuto

per sopportare o superare

la sofferenza, tanti giovani

hanno celebrato quassù le

loro nozze per un progetto di

vita comune, quello che oggi

appare sempre più fragile.

Tanti genitori continuano

a condurre i loro bambini

nella cerimonia di ricorren-

za dei santi martiri, come

segno dell’unità del loro le-

game familiare.

Tante persone, desiderose

di accogliere la misericordia

del Signore, trovano nella

serenità del luogo la pacifi-

cazione con se stessi e con

gli altri. Il santuario «clini-

ca» dello spirito è luogo ido-

neo per trovare l’energia in-

teriore e la gioia della vita.

Prima di essere meta turi-

stica, il luogo ha la funzione

di baluardo della fede. Es-

sa talora può affievolirsi o

venir meno, ma certamente

nella meditazione che ispira

questo ambiente può torna-

re a essere motivo di gioia

interiore.

E la fede è ciò che dà senso

alla vita, che è indice dell’i-

dentità della persona, di do-

ve viene e dove va.

Non la moralità manca

nella società attuale ma la

fede, che nel profondo dell’a-

nima illumina la vita e il

cammino dell’uomo.

A conferma di queste ri-

flessioni monsignor Brollo

ha recitato un sonetto di

Trilussa che, pur non es-

sendo praticante, aveva

intuito l’importanza della

fede nella vita dell’uomo.

Il poeta romano immagina

di incontrare una vecchina

cieca in mezzo a un bosco in

cui si era smarrito, e decide

di seguirla nonostante tutto:

cammina finché giunge in

alto presso la croce: quella

vecchina era la fede.

La bella cerimonia, ac-

compagnata dalle melodie

della Schola cantorum di

Pedavena, si è conclusa con

la preghiera ai santi Vitto-

re e Corona, composta dal

vescovo Andrich: un’invo-

cazione ai martiri perché,

con la loro intercessione, si

mantenga vivo nella comu-

nità dei fedeli lo spirito di

pace e di accoglienza nella

promozione della giustizia e

della carità.

Enrica Bazzali

SANTUARIO DEI SANTI MARTIRI - Foto ricordo per i volontari del 2015. Hanno dato una mano

per sostenere le necessità del gruppo la trattoria Guarnier di Cornuda, l’azienda agricola «San

Lorenzo» di Antonio Donazzolo e l’azienda agricola di Pietro Dalla Palma. Al termine del lavoro

i volontari sono stati ospiti del rettore monsignor Sergio Dalla Rosa.

I volontari del team eco-

logico che tradizionalmente

cura il riassetto delle aree

esterne del Santuario sul

Miesna anche quest’anno

in prossimità della festa dei

patroni san Vittore e santa

Corona hanno eseguito un

cospicuo intervento di puli-

zia e sfalcio. Interessate so-

prattutto le porzioni di ter-

ritorio adiacenti alla grande

scalinata, il prato della Roc-

chetta e la zona degli orti.

Una ventina di uomini, in

grande prevalenza di Vellai,

coordinati da Italo Zatta e

Aldo Lise hanno così otte-

nuto un ottimo risultato che

ha consegnato per il giorno

della festa il sito di San Vit-

tore ben ordinato e tirato a

lustro. Da notare che l’ini-

ziativa messa in campo ha

raggiunto il bel traguardo

di 25 anni di pratica e si

conferma un elemento irri-

nunciabile per l’immagine e

la cura del santuario.

vellai

compie 25 anni il team ecologico

Come ogni anno, durante

l’offertorio della Santa Mes-

sa solenne il Sindaco di Fel-

tre ha offerto al santuario un

cero, omaggio della collettivi-

tà ai santi patroni.

l’offerta del cero i pellegrinaggi

Tante persone hanno rag-

giunto a piedi il santuario. Il

primo pellegrinaggio, dalla

forania di Santa Giustina, è

arrivato alle 6: nella foto, la

sosta in chiesa a Nemeggio.